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Cate Blanchett a Roma: “Perché bisogna imparare dai propri fallimenti”

scritto da Federica Marcucci

Un’accoglienza strepitosa quella riservata oggi a Cate Blanchett alla Festa del Cinema di Roma. L’attrice, arrivata nella capitale per presentare il suo ultimo film Il mistero della casa del tempo, ha stupito tutti con la sua eleganza e un fascino d’altri tempi.

Nel film, diretto da Eli Roth, l’attrice ha interpretato una strega molto potente che tuttavia non è più in grado di usare bene la magia a causa di un profondo dolore personale. La Blanchett ha condiviso la scena con il grande mattatore Jack Black, il giovanissimo Owen Vaccaro e il navigato Kyle MacLachlan.

Indomita, come il personaggio tanto amato dal piccolo Lewis (il protagonista del film), Cate Blanchett rivela di essere appassionata di horror e di aver accettato con entusiasmo la parte vista la presenza di Roth.

“Adoro questo genere di storie. Da piccola leggevo Nancy Drew, Sherlock Holmes e… andavo in bicicletta!”

Tuttavia il coraggio a volte non basta nella vita e Cate non ha dubbi: si impara dai fallimenti, poiché il successo non insegna niente. Questo è il modo per diventare davvero indomiti, esattamente come il suo personaggio che dice di aver creato sperimentando senza in mente un modello preciso.

“Quando faccio un film mi piace sperimentare. A partire dai costumi, che creano il look del personaggio” ha detto l’attrice sottolineando “Non leggo, guardo cose pensando consciamente a come potrei applicarle al mio lavoro. Mi piace che le emozioni vengano fuori da sole.”

Non a caso l’attrice ha proseguito affermando, “Non mi piace fare riferimento alla mia esperienza quando lavoro. È una cosa strana, pensando a un attore… ma la mia vita è così noiosa! Dare vita a un personaggio è un processo empatico.”

Anche Il mistero della casa del tempo è un film in cui l’empatia tra i personaggi gioca un ruolo fondamentale. Una delle tematiche principali della storia è quella di accettarsi per quello che si è, senza lasciarsi etichettare dal mondo esterno. I tre protagonisti, in modi diversi, sono degli esclusi che, a loro modo, formeranno una famiglia.

Un messaggio importante per tutti, in particolare per i bambini a cui, secondo Cate Blanchett, è importante rivolgersi come piccole creature ignare del mondo ma come qualsiasi altro essere umano.

Andrete a vedere Il mistero della casa del tempo con Cate Blanchett?