GingerGeneration.it

American Horror Story Cult: la recensione di Don’t be afraid of the dark, l’episodio 7×02

scritto da Alberto Muraro

Chi ha paura del buio? Chi del lupo cattivo? Ma soprattutto: chi è davvero il lupo cattivo? Esistono tanti modi di rappresentare la paura, tante sfumature per dipingerla: la paura (in greco “fobia”) è in termini moderni anche e soprattutto la repulsione e il rifiuto per ciò che è da noi diverso, particolarmente se parliamo di una persona o un essere con un colore della pelle, un orientamento sessuale, un credo politico molto distante dal nostro. Questo, in buona sostanza, è uno degli argomenti principali affrontati in Don’t be afraid of the dark, l’episodio 7×02 di American Horror Story Cult.

Clicca qui per leggere la trama dell’episodio 7×02 (SPOILER!)

La seconda puntata della settima stagione di American Horror Story Cult, (“non aver paura del buio”, questo il titolo tradotto in italiano) ci riporta di colpo all’interno della grande casa di Ally e Ivy, la coppia di donne e socie in affari la cui relazione è minacciata dall’ossessione della prima per i clown assassini, tornati a tormentarla dopo la vittoria di Donald Trump alle Elezioni Presidenziali.

Ally (interpretata da Sarah Paulson) è fin dalla prima puntata rappresentata come un personaggio con un’evidente psicosi (a tratti un tantino esagerata) che la costringe ad impugnare un coltello persino quando le bussano alla porta, in pieno giorno. La donna vorrebbe essere positiva e propositiva, ma è schiava delle sue ossessioni e non riesce a separarsene, tanto da venire sbeffeggiata dal furbo Kai, che nel dialogo chiave dell’episodio mette la donna di fronte a tutta la sua incoerenza.

Da un lato, c’è l’America che vuole costruire ponti, tendere mani. Dall’altro c’è lo stesso paese che si barrica dietro un muro, un cancello, con un coltello nascosto dietro la schiena pronto all’uso, in caso ce ne fosse la necessità. Vista da questa prospettiva, è come se i fantasmi (o meglio dire, i clown assassini) di Ally fossero soltanto una scusa per nasconderci dentro noi stessi e per non ammettere che, dopo tutto, ognuno di noi cova dentro di sé qualche pregiudizio.

In breve, la seconda puntata di American Horror Story Cult tocca più che altro il tema della paura nei confronti della diversità e dell’ignoto invece che quella (ben più banale) del buio: il serial prosegue dunque, in apparenza, la linea narrativa intrapresa nell’episodio pilota, dove al sangue (pur presente) si sostituiscono essenzialmente suggestioni volte soprattutto ad inquietare e far riflettere, piuttosto che a spaventare per davvero.

Avete già visto anche voi la puntata 7×02 di American Horror Story Cult? Vi è piaciuta?