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Alessia Gazzola, 27 anni: ed è già caso editoriale

scritto da admin

Alessia Gazzola ha 27 anni e vive a Messina, nella vita è medico legale così come  Alice Allevi il personaggio principale del suo primo libro “L’Allieva”, che è già diventato un caso editoriale.

Si trova alle prese con un ambiente di lavoro ostile (per usare un eufemismo) e la sua vita cambia radicalmente quando viene invitata a fare un sopralluogo e scopre di conoscere la giovane donna che si trova a terra in un lago di sangue.

Un medical triller, decisamente da leggere se sei un’amante del genere. Ma anche una gran bella storia d’amore, lo spaccato di vita di una giovane alle prese con quel periodo entusiasmante eppure infernale che è l’inizio della professione.
Fin qui il libro…. ma  Alessai Gazzola chi è? E soprattutto come ha fatto giovanissima e dalla lontana provincia di Messina a scalare le classifiche?
Lo abbiamo chiesto direttamente a lei….

Alessia, quanto è autobiografico il libro? Alessia è imbranata come Alice?
Alessia è molto più imbranata di Alice, e probabilmente ancora più insicura, ma per il resto non considero questo personaggio il mio alter ego.

Come si ottiene la pubblicazione di un libro presso una casa editrice? Tu come hai fatto?
Mi sono rivolta a un’agenzia letteraria, che ha letto e valutato il manoscritto, lo ha apprezzato e lo ha proposto a tre case editrici. Si sono dette tutte e tre interessate ma noi abbiamo scelto Longanesi.

Ti aspettavi questo successo?
Per niente! Sono un po’ pessimista per natura, mi aspetto sempre il peggio. Prima della pubblicazione dicevo scherzando: “mi rideranno dietro anche le pietre”.

Nel libro c’è molto pudore: i momenti di intimità tra i due innamorati sono volutamente saltati. Perché?
Perché in quei momenti mi piace spegnere la luce, non amo la descrizione di gesti e atmosfere appartenenti a una sfera così privata.

Nel libro mancano anche tutte le descrizioni macabre (vedi bones o CSI), perché?
E’ una scelta consapevole: desidero porgere la mia professione con levità, in maniera accessibile a tutti, senza impressionare, senza dettagli truculenti.

Ma dopo tutto il mestiere di patologo non è da maschio? E’ unisex!

Hai in cantiere qualcos’altro e puoi anticiparci qualcosa?
Sto scrivendo un nuovo romanzo con protagonista Alice. Vorrei che crescesse e fosse più sicura di sé, mantenendo però l’emotività che la caratterizza; non può rimanere un’eterna pasticciona. Vorrei inoltre che chiarisse a se stessa la natura dei suoi rapporti con Claudio. Sto lavorando su questi aspetti.

I diritti del libro sono già stati venduti per un film? Se si a chi e quando lo vedremo?
C’è qualcosa in fermento, ma ancora è presto per capire se andrà in porto.

Com’è la vita di uno scrittore di successo (presentazioni, ecc.?)
Devo ammettere che la mia vita è cambiata, e ancora non ho capito se in meglio o in peggio. Certamente l’aspetto più gratificante è quello che riguarda il rapporto con i lettori. Mi piace molto confrontarmi con loro, capire cosa li ha soddisfatti o piuttosto cosa li ha delusi. Ci sono tuttavia anche degli aspetti spiacevoli, cui ancora non riesco ad attribuire il giusto peso e che mi hanno tolto un po’ di tranquillità. Ma penso che faccia parte del gioco.

L’Allieva

Alice Allevi è una giovane specializzanda di medicina legale.
La sua vita è costellata di piccoli inferni quotidiani. Nell’istituto in cui lavora non è vista di buon occhio da quella volta in cui si incise per sbaglio un pollice nel tentativo di sezionare un bulbo oculare.
Da allora la direttrice l’ha presa di mira e Alice rischia di ripetere l’anno. In aggiunta a ciò deve anche tentare di capire se il suo collega e superiore Claudio, un belloccio dal ciuffo importante e con la faccia da tombeur de femmes, ha deciso o meno di aiutarla a superare i suoi piccoli problemi professionali, lasciando fuori le questioni sentimentali in cui lei ha così tanto talento nell’impelagarsi. Ha una coinquilina giapponese in Erasmus che sembra fuoriuscire da un manga e che la tiene sveglia per ricordarle che quando si è giovani si vive di notte.
In questa routine si inserisce un omicidio. Tutto normale per un istituto di medicina legale, se non fosse per il fatto che Alice ha conosciuto la vittima il giorno prima che morisse.
Si tratta di Giulia Valenti, figlia della buona borghesia romana, bella, chic e tossicodipendente.
Sembrerebbe ruotare tutto intorno a un cliché, ma Alice è convinta che ad un puzzle così ben congegnato manchi qualche tassello. Pare infatti che la ragazza non si fosse bucata da sola.
La morte di Giulia diventerà un’ossessione per Alice e, forse, l’occasione per un riscatto professionale

Alice Allevi è una giovane specializzanda di medicina legale. La sua vita è costellata di piccoli inferni quotidiani. Nell’istituto in cui lavora non è vista di buon occhio da quella volta in cui si incise per sbaglio un pollice nel tentativo di sezionare un bulbo oculare. Da allora la direttrice l’ha presa di mira e Alice rischia di ripetere l’anno. In aggiunta a ciò deve anche tentare di capire se il suo collega e superiore Claudio, un belloccio dal ciuffo importante e con la faccia da tombeur de femmes, ha deciso o meno di aiutarla a superare i suoi piccoli problemi professionali, lasciando fuori le questioni sentimentali in cui lei ha così tanto talento nell’impelagarsi. Ha una coinquilina giapponese in Erasmus che sembra fuoriuscire da un manga e che la tiene sveglia per ricordarle che quando si è giovani si vive di notte. In questa routine si inserisce un omicidio. Tutto normale per un istituto di medicina legale, se non fosse per il fatto che Alice ha conosciuto la vittima il giorno prima che morisse. Si tratta di Giulia Valenti, figlia della buona borghesia romana, bella, chic e tossicodipendente. Sembrerebbe ruotare tutto intorno a un cliché, ma Alice è convinta che ad un puzzle così ben congegnato manchi qualche tassello. Pare infatti che la ragazza non si fosse bucata da sola. La morte di Giulia diventerà un’ossessione per Alice e, forse, l’occasione per un riscatto professionale