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American Horror Story – Cult: la recensione di Drink the Kool-Aid, l’episodio 7×09

scritto da Alberto Muraro

La vendetta è un piatto che va servito freddo. È con queste parole che si potrebbe riassumere in breve la nona, favolosa puntata di American Horror Story Cult, andata in onda su FX lo scorso 31 ottobre.

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La puntata di Halloween della serie creata da Ryan Murphy non ha solo permesso alla trama di svilupparsi ulteriormente ma ci ha anche lasciato intendere chi è il vero protagonista della serie. Contrariamente alle apparenze, non è il demagogo Kai bensì l’inquieta Ally, che si è dimostrata molto più spietata di quello che ci saremmo potuti aspettare.

Per la prima volta dall’inizio della serie scompaiono dunque i riferimenti politici e le metafore. Nonostante i soliti deliri di Kai, tutta la puntata è in realtà focalizzata sul bisogno disperato di una madre di riprendere il possesso del figlio in pericolo. L’obiettivo sarà talmente ambizioso che la donna (in questo caso, Ally) sarà disposta a tutto, persino al più estremo dei gesti.

Il personaggio di Sarah Paulson si riprende così il centro della scena e si apre a nuovi possibili scenari. Scompaiono infatti in questa puntata le sue ansie e paure per lasciare spazio ad un carattere completamente diverso, che con ogni probabilità chiuderà la vicenda.

Con la scena che chiude l’episodio, Ryan Murphy sembra infatti lasciare intendere che se c’è qualcuno disposto e in grado di sconfiggere lo spietato e folle Kai sarà proprio Ally. La donna sembra in effetti essere in grado di poter distruggere il suo nemico numero uno ripagandolo con la sua stessa moneta. Niente pistole, niente coltelli, ma la pura e semplicea arte retorica. Tutto molto bello.

 

Che ne pensate di Drink the kool-Aid, la puntata 7×09 di American Horror Story Cult? Secondo voi cosa ha in mente Ally?