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Uomini e Donne: urlo, dunque sono

scritto da admin

C’è chi si è sottoposto pazientemente a lunghe code, annaspando tra test di ammissione, facoltà a numero chiuso, segreterie, tutto per assicurarsi un’opportunità di laurea e conseguente futuro professionale. C’è chi ha subito con uguale pazienza e fede incrollabile ore di attesa insieme ad altri 15.000 aspiranti artisti, pronto a tutto pur di essere provinato da quelli di Amici… E c’è infine chi di cultura, arte, ma anche pazienza di stare in coda proprio non ne vuole sapere: e decide così di presentare la sua bella faccia davanti a quelle tre quattro telecamere che gli spalancheranno le porte della notorietà: teatro di tanta ineffabile, presuntuosa, ma quanto mai ottimistica superficialità, il salotto di Uomini e Donne, moderato dall’onnipresente Maria De Filippi: il suo timbro di voce è forse l’unico in grado di riequilibrare i decibel emessi in studio da corteggiatori, tronisti, pubblico e opinionisti vari.

All’inizio fu Costantino: o meglio, il suo rifiuto alla bellissima di turno, forse davvero in cerca dell’amore e forse davvero innamorata, ma ahimé, allora anche davvero sfortunata in amore… Quindi la prima grande storia d’amore mediatica di due perfetti sconosciuti, lanciati di colpo nel rutilante mondo di copertine, serate, discoteche, pubblicità: Costantino e Alessandra. Da quel momento il programma prende quota e, stagione dopo stagione, detiene saldamente i migliori livelli di share nella sua fascia oraria. Il segreto di tale disarmante successo? Quasi un mistero. Merito di mamme e casalinghe che “si rilassano” un po’ dopo pranzo, tra una camicia e un polpettone in forno e qualche bimbo urlante per casa? Il programma in questione sarebbe l’unico papabile: non impegna nessuno dei due emisferi del cervello già impegnati altrove.

Fin qui, danno quasi nullo: la tv è accesa, ma nessuno segue il programma. In realtà la fascia maggiormente interessata a quello che succede nel salotto più urlato della tv pomeridiana sembra essere quella di adolescenti e ragazze, che alle storie d’amore ricomposte come romantici videoclip ci vuole anche credere un po’, ma fantasticando al tempo stesso sull’accattivante mondo dello spettacolo: perché, non c’è ombra di dubbio, le telecamere piacciono.

Ce lo ripetono ogni cinque minuti, buttandosi la stessa trita e ritrita frase dall’uno all’altro tutti i personaggi in studio: “A te lui / lei non interessa, tu stai qui solo per le telecamere!”. Karina lo dice alla corteggiatrice / corteggiatore di turno, che a sua volta lo dice a qualcun altro dei pretendenti, il pubblico lo dice al tronista, il tronista lo dice al pubblico e così via, un altro stacco pubblicitario se ne va, tra un dialogo surreale e l’altro, tra una polemica e un battibecco e qualche lacrimuccia trattenuta quel tanto che basta:”Maria, io me ne vado!” e telecamere dietro…

Tutto questo è diventato, senza troppa fatica potremmo aggiungere, l’esilarante parodia proposta da Zelig, con Claudio Bisio nelle vesti di tronista: Claudiano, parrucca bionda fino alle spalle, espressione da calendario, si siede e aspetta le sue corteggiatrici: Katiana e Valeriana. E via al nonsense dei dialoghi, crisi di pianto, abbigliamento da aspirante velina fuori posto: la parodia sembra più vera della trasmissione stessa. E il dubbio alla fine vorrebbero scioglierlo un po’ tutti: ma qualche storia d’amore autentica dietro le quinte c’è davvero? Qualcuna forse c’è stata. Qualcuna forse ci sarà… ma si perde nel marasma della voglia di apparire, parlare per apparire, parlare a sproposito, ma comunque apparire, urlare a più non posso e apparire. Insomma: apparire. Magari sotto la pioggia di petali rossi dopo una scelta finita bene. Così le telecamere ci seguono un altro po’…

E voi, chiamereste la redazione per corteggiare qualcuno in tv? Ci si può innamorare in video, battibeccando sotto l’occhio delle telecamere, o è solo tutta una grande finzione mediatica? Andare in tv: è davvero così attraente questo mito della popolarità spicciola?

Guarda Claudio Bisio/Claudiano a Zelig