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Tokio Hotel, parla il padre dei gemelli Kaulitz: “Ho paura che Bill finisca male”

scritto da Alice Ziveri

Qualche giorno fa il rotocalco tedesco Bild aveva piazzato in prima pagina le parole del papà dei gemelli dei Tokio Hotel, Bill e Tom Kaulitz: l’uomo dichiarava di essere ferito dal comportamento dei figli e di essere preoccupato per la loro sorte.
Ora è stata pubblicata l’intervista integrale. Jörg, rimasto a lungo nient’altro che una figura mitologica per i fan dei Tokio Hotel, esce allo scoperto e manifesta le sue paure nei confronti di Bill e Tom, che “in America sono alienati”.
“Non li vedo dal Natale del 2009. Bill e Tom sono venuti a trovarmi. Abbiamo bevuto, fumato, parlato. Dopo quella volta, non li ho mai più visti”.
Solo sporadici contatti via sms, così racconta l’uomo – sms dai quali, secondo lui, si intuirebbe un tono accusatorio nei suoi confronti, come se gli accollassero la colpa della separazione dei genitori e del dolore che questo causò a due bambini di soli 7 anni.
Ma perchè parlare in pubblico proprio adesso?
“Voglio rivedere Bill e Tom. Non c’entrano niente la vanità nè i soldi, sono solo in pensiero per i miei figli”, e continua: “Ho grandi preoccupazioni. Quando guardo il nuovo tatuaggio di Bill, per esempio… quello scheletro sulla mano… mi dà la pelle d’oca”.
La reporter di Bill gli fa notare che è una cosa da rockstar, ma lui non sembra convinto: “Spero che non finisca come Amy Winehouse. Ho una paura folle che Bill muoia giovane. Ha sempre avuto una sorta di connessione con la morte… ora sembra che i ragazzi abbiano fatto testamento. Non c’è niente di normale in tutto questo”.
Jörg parla poi della madre e sua ex-moglie Simone, alla quale Bill è legatissimo e che, dice, firmava tutti i loro contratti quando erano minorenni. Il loro rapporto sarebbe finito perchè lei era sempre in movimento, era attratta dagli artisti, mentre lui non poteva offrirle che una vita ordinaria.
Un momento che l’ha fatto soffrire molto è stato quando Bill ha perso la voce, è stato operato e poi è tornato on the road in tempi brevissimi: “Quando l’ho visto disteso lì, pallido e stremato, mi ha dato un grande dolore. I suoi manager non gli hanno neanche dato il tempo di riprendersi. Prima o poi un ragazzo crolla sotto il peso di tutto questo”.
A domanda perchè non abbia fatto niente per impedirlo, il padre risponde che non aveva potere legale: era tutto nella mani della mamma.
La reporter a questo punto gli chiede se vorrebbe vedere la sua famiglia riunita: “Non c’è niente che desidero di più!”, risponde l’uomo, “Ma non ho grandi speranze. Bill e Tom una volta hanno detto che i cani sono la loro famiglia, perchè i cani sono fedeli per tutta la vita. Questo mi ha spezzato il cuore. I cani per loro contano più di me”.

Cosa pensate delle parole del padre di Bill e Tom?