The 100: recensione dell’episodio 4×04 – A Lie Guarded scritto da Paola Pirotti 24 Febbraio 2017 Uno spiraglio di luce si è aperto durante il finale dello scorso episodio di The 100. Il sanguenero di Luna potrebbe rivelarsi la chiave per la salvezza dalle epidemie dell’Apocalisse. Non ci sorprende, dunque, che A Lie Guarded – quarto episodio della nuova stagione – inizi con una missione ben precisa. Abby e Raven, scortate da Luna, Nyko, Murphy, Miller e altri, sono dirette verso il laboratorio di Becca per riprodurre il sanguenero. Le linee narrative seguire nell’episodio sono essenzialmente 3: da un lato abbiamo Clarke e il peso enorme di una lista che la fa ancora soffrire. Poi abbiamo Roan, Bellamy e Kane nel bel mezzo dell’intrigo politico. Infine, la storyline chiave e più vivace: Raven, Murphy, Abby e gli altri devono affrontare quello che rimane della minaccia di A.L.I.E. sull’isola dove si trova il laboratorio. Messo da parte l’inizio con Jasper – che crede di essere divertente ma al massimo è patetico – la situazione di Clarke rimane la stessa. La rabbia di Jasper per quanto riguarda la lista è comprensibile, ma allo stesso tempo è stupida. Qualcuno deve pur fare quella lista. O forse no, ma in quel caso la colpa non sarebbe di Clarke. Se Jasper partecipasse di più, come una volta, alle dinamiche del gruppo, saprebbe che quella lista è una necessità richiesta da Raven. E a proposito di Raven. La ragazza è ancora un’adorabile spina nel fianco, con tutta la sua acidità. Ma la adoriamo. Perché, in fondo, sappiamo che può permetterselo. Raven ha tutti gli stereotipi dell’eroina badass: è una tosta e sa il fatto suo. La sua chimica con Murphy, poi, è risalita alle stelle grazie ai recenti confronti. Infine, poco tempo è dedicato all’intrigo politico – con Roan che si sente tradito e dice addio all’alleanza. In realtà sappiamo che basterà farlo ragionare. Forse. La nostra alleanza è spezzata. Skaikru e Trikru sono nemiche. Per quanto il tentativo della scena tra Octavia e Echo fosse quello di colpire o impressionare, la situazione, purtroppo, è risultata più assurda che altro. Octavia precipita ferita da un dirupo. Però, ehi, sopravvive perché lei è una guerriera. Insomma, la si poteva risparmiare questa scena. Sopratutto se contiamo che Bellamy e Kane credono che sia morta. E sappiamo bene quanto il dolore possa offuscare anche le menti più lucide. Qualcosa in questo episodio di The 100, non convince. Troppe direzioni stonano e non ci danno ancora un’idea precisa di cosa succederà. Naturalmente è ancora troppo presto per urlare all’insoddisfazione – e alcuni punti sono ancora molto interessanti. Cosa ci è piaciuto? – Rivedere Murphy e Raven battibeccare con chimica. – Jaha grande stratega e personalità ambigua. – La recitazione di Nadia Hilker (Luna) Cosa non ci è piaciuto? – Il popolo del cielo è insopportabile. Clarke, ne vale davvero la pena distruggersi per loro? – Octavia muore e risorge (in modo improbabile) nel giro di 5 minuti. In più, a quanto pare il suo cavallo è capace di capirla. – Poco spazio alla situazione politica con Roan/Kane/Bellamy – Jasper e Monty, dopo tutto quello che hanno passato, si comportano come due ragazzini. Ed è stupendo quando si tratta di fare scherzi, però quando si tratta di maturità… Cosa ne pensate del nuovo episodio di The 100?