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Sanremo 2018: recensione e riassunto della quarta serata

scritto da Claudia Lisa Moeller

Sanremo 2018 sta arrivando alla fine. Domani è tempo di finale, ma oggi durante la quarta puntata che è successo? Come è andata. Noi vorremmo che finisse qui anche la versione adulta. In realtà senti come non mai in questa edizione quanto lungo e prolisso sia Sanremo. Tagliare qualche giorno non sarebbe meglio per tutti?

Partirò con un’osservazione. Claudio Baglioni è un genio. Quando ti chiedi perché al Festival di Sanremo 2018 dobbiamo ascoltare ogni sera i suoi successi e le sue canzoni, lui ti propone la Hunziker che intona rockettara cattiva convinta “Heidi”. Sì, la sigla di “Heidi”. E allora le canzoni del cantante romano non ti paiono più fuori luogo e speri di sentirne ancora altre.

Sanremo Giovani finisce qui. Con il televoto via sms e telefono fisso (ma nulla online o tramite APP?) si vota. Stranamente finita la pubblicità non ci viene dato il verdetto. Iniziano a cantare i big in gara e noi dobbiamo attendere per sapere chi vince Sanremo Giovani. Solo alle 23 dopo quasi tre ore di elaborazioni dati veniamo a sapere che ha vinto Ultimo con il Ballo delle incertezze.

(Il mio televoto non è stato accettato perché avevo un telefono non abilitato. Scopro. Dunque per questa edizione non si vota a Sanremo.)

Questa serata non sentiremo cover. Sentiremo di nuovo tutti i 20 pezzi in gara. Unica differenza i concorrenti devono duettare con un ospite a loro scelta il brano. Personalmente preferivo la formula in cui una serata era dedicata alla musica italiana e gli artisti in gara, anziché proporci per la terza sera il loro brano, dovevano cimentarsi nell’interpretazione di grandi artisti del passato musicale leggero italiano.

La performance dello Stato Sociale con i bambini del coro dell’Antoniano (sboccati per dovere professionale) e il comico Paolo Rossi sono (forse) stati la performance più apprezzata. Almeno online. Nonostante mi consideri una fan o almeno un’estimatrice dell’attività di questa band, non trovo la canzone all’altezza di pezzi passati.

In più sicuramente lo Stato Sociale con questo Sanremo 2018 ha deciso di rivelarsi al grande pubblico con sapienti mosse marketing e uso di personaggi (come la nonnina acrobata) che possano facilmente stimolare ed eccitare il web. Stiamo assistendo il passaggio da Stato Sociale a Stato Social.

Sorprendente il nuovo look di Arisa ora con i capelli lunghi e l’apparecchio ai denti, fieramente mostrato durante la sua esibizione. Brava Arisa!

Il mio duetto preferito, completamente fazioso questo giudizio, è quello tra Ron e la stupenda Alice che speriamo di rivedere ad un prossimo Festival. Sanremo 2018 ci ha regalato questa preziosa voce che aveva già fatto furore all’Ariston ormai nel lontano 1981.

Stash leader del gruppo The Kolors prova con coraggio alle 00.30 a svegliare il pubblico in sala. Viene il sospetto che anche se si fosse esibito prima, non avrebbe avuto effetti diversi. Ne ammiriamo il coraggio comunque.

Alle 22.05 assistiamo ad un siparietto tra l’idolo delle folle Internettiane Beppe Vessicchio e Claudio Baglioni. Il primo viene accusato dal secondo di aver modificato troppo la melodia del brano di Noemi. Claudio Baglioni in qualità di “dittatore” artistico spezza la bacchetta del direttore. Michelle Hunziker ride. All’01.09 Baglioni darà una nuova bacchetta con tanto di fiocco a Beppe Vessicchio chiedendo scusa per prima.

Questo momento fa il paio con un altro che vedremo nell’ora successiva. Un coro intona “Libiam i calici” di Verdi e Favino è il corista impacciato che non sa cantare e non trova posto nel coro. Claudio Baglioni perde la pazienza alla regia. Immagino che sia questo un altro esempio di comicità firmata Baglioni e spero che presto o tardi comparirà un manuale facile all’uso e di spiegazione che mi esplichi il senso della gag. Vedere un corista impacciato che sposta gli altri? Era una specie di ripresa delle gag di Mr. Bean (in onda a mezzanotte su Boing)?

Se erano ambedue battute, non le ho capite. Se è un’abile mossa per far parlare di sé, spero che questa serata 10 milioni di italiani oggi siano usciti. Va bene che piove (almeno al Nord), ma è venerdì sera e la vita è troppo corta per passarla davanti alla tv. A guardare un Sanremo che non ha niente da dire.

L’ospite sia internazionale sia nazionale di questo Sanremo 2018 è Gianna Nannini, una delle poche italiane note nel mondo. E non per musica semi-lirica. La sua presenza è sempre benvenuta in televisione, tanto più a Sanremo, e anche lei canta con Baglioni una sua canzone (“Amore bello”).

Anche questa sera si ripete per la terza volta la gag dell’esegesi di una canzone di Baglioni compiuta da un volto noto della RAI. Questa sera tocca a Sciarelli di “Chi l’ha visto?”. Quando capiranno che se una gag riesce alla prima, non significa che essa debba essere ripetuta per ogni singola sera? Così come l’ingresso di un’offesa Sabrina Impacciatore, conduttrice rilegata al Dopo Festival.

Alle 00.34 viene conferito il premio alla carriera a Milva. Ella non si presenta, ma la figlia ritira il premio e recita a memoria un discorso che la mamma aveva preparato per l’occasione. Il discorso ha qualcosa di estraniante, ma le parole e alcuni pezzi sono molto belli. E’ un peccato che questa premiazione, partita da Malgioglio con l’intento di far conoscere Milva ai giovani, sia andata in onda così tardi e non si sia mandato un medley delle canzoni più famose di questa artista italiana famosissima all’estero.

Un po’ peccato che tutta la celebrazione venga liquidata in pochi minuti e la figlia prende il premio e sparisce. Non si capisce come un giovane possa conoscere di più Milva da questa presentazione e onorificenza conferita a Sanremo 2018.

Questa sera, però, avevamo un motivo per arrivar a notte fonda. Baglioni che balla dietro lo snodatissimo Piero Pelù. Alle 00.40 Piero Pelù cerca di accendere Sanremo 2018 con un po’ di musica rock. Le movenze a confronto tra il rock e il cantante romano sono interessanti e anche degne di noto. Materiale di studio e di risata involontaria (credo).

Proprio Piero Pelù è il testimonial contro le violenze sulle donne più sorprendente. Sostiene che il pezzo appena ascoltato è stato scritto dopo una delusione d’amore. Non si sfigura, non si picchia una donna perché una relazione finisce. No, ci scrivi sopra un canzone e diventi una rockstar.

Questa è anche la serata in cui Favino si rivela pieno di sorprese. Sempre più sicuro di sé e del suo ruolo, Favino prende anche qualche iniziativa individuale. Favino saluta anche lui la sua famiglia. Porta in omaggio alla moglie e figlia non solo i fiori, ma anche un prezioso panino. Niente dichiarazioni plateali, ma un apprezzato panino per la sua famiglia lì in sala per sostenere l’attore. Inoltre dimostra anche di avere doti di musicista (sempre prima delle performance di elio e le storie tese!) e suona il sax.

E tu cosa ne pensi della quarta serata di Sanremo?