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Sanremo 2018: è stato un grande, grande Festival

scritto da Alberto Muraro

Mai giudicare un libro dalla copertina. Soprattutto se si parla del Festival di Sanremo. Perché la musica, quella di qualità può sempre stupire.

La Kermesse condotta da Claudio Baglioni e appena conclusasi al Teatro Ariston è stata, da ogni punto di vista, una splendida sorpresa. Seppur inizialmente pensavamo che si sarebbe trattato di un Festival vecchio e stantio, molte delle canzoni dei 20 BIG in gara (e quelle delle Nuove Proposte, seppur con qualche eccezione) ci hanno lasciato senza parole fin dal primo ascolto. È evidente che Baglioni aveva ragione quando parlava di “mettere la musica al centro”, per quanto una tale affermazione ci potesse sembrare una frase fatta.

La parola d’ordine del festival del Capitano Coraggioso è stata “eleganza”. Ma non solo. Sanremo 2018 è stato soprattutto un festivalall’insegna grandi testi e dell’introspettività.

Il risultato migliore, come già vi avevamo raccontato, è stato il connubio fra la solenne tromba jazz di Roy Paci e la delicatezza di parole e voce di Diodato, che in un emozionante crescendo ci hanno spinto a cogliere l’attimo fuggente. Grande classe anche per il trio Vanoni, Bungaro e Pacifico e loro Imparare ad amarsi, brano che si è giustamente meritato il Baglioni D’oro e il premio alla Miglior interpretazione.

Fra le sorprese, anche Custodire, la struggente dedica di Renzo Rubino ai genitori separati, brano che, ammettiamo, avevamo sottovalutato al primissimo ascolto. Azzeccatissima, inoltre, la scelta di The Kolors e Le Vibrazioni, che consapevoli di non avere tantissime possibilità di vittoira hanno puntato su due pezzi clamorosamente radiofonici e hanno sfruttato (com’è giusto che sia) il festival di Sanremo come splendida vetrina promozionale.

Un discorso a parte va fatto per il podio. Con tutto il dovuto rispetto per la bella e brava Annalisa, è innegabile che la sfida finale sia stata giocata soprattutto fra Lo Stato Sociale e Ermal Meta/Fabrizio Moro, particolarmente al televoto, valso per il 50%.

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Nonostante siano, oggettivamente, due ottimi pezzi, è chiaro che la coppia di Non mi avete fatto niente abbia goduto di un’esposizione mediatica senza precedenti, anche in funzione del tema, molto attuale, del terrorismo. Una vita in vacanza, con la sua originalità e freschezza, si sarebbe forse meritata la vittoria, anche con un occhio verso l’imminente Eurovision Song Contest 2018. In caso avesse vinto uno o l’altro, in ogni caso, poco importa. Perché quello a cui abbiamo appena assistito, e sfidiamo chiunque a negarlo, è stato un grande, grande Festival.

 

Che ne pensate del Festival di Sanremo 2018? Vi è piaciuto?