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Occhi puntati su Hollywood

scritto da admin

Un piccolo guerriero in oro, appoggiato ad una spada sua una bobina cinematografica, ecco il simbolo più ambito del mondo del cinema: la statuetta degli Oscar. Fu disegnata nel 1928 dal direttore artistico della Metro Golden Meyer, C. Gibbson e, in ottant’anni ne ha fatta di storia.

Secondo la leggenda, il nome è stato dato da una segretaria dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che ritrovava nella statuetta delle somiglianze con suo zio Oscar. La fama dell’oggetto ha portato, però, molte persone a rivendicarne la paternità e questo perché la statuetta è diventata la protagonista della più importante premiazione cinematografica statunitense: gli Academy Award of Merits.

Nel 1927, quando, con l’avvento del sonoro, il cinema iniziò ad attirare sempre più l’attenzione del pubblico, fu istituita un’organizzazione in grado di rappresentare tutte le categorie del settore cinematografico: la sopra nominata, Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

Il primo presidente fu D. Fairbanks che decise di riconoscere l’impegno nell’industria cinematografica con un premio: la famosa statuetta. All’inizio veniva consegnata durante un banchetto privato: poi divenne una cerimonia ufficiale che oggi tiene incollati allo schermo milioni di telespettatori e fa parlare di sé tutti i mezzi di comunicazione a livello mondiale per giorni.

Storia affascinante è quella dell’Oscar, statuetta di soli 30 centimetri, passata nelle mani dei più grandi registi ed attori del mondo. Ricordiamo Roberto Rossellini, Marlo Brando, Steven Spielberg, Roberto Benigni…

L’80a edizione della cerimonia degli Oscar sarà il 24 febbraio 2008 al Kodak Theatre di Hollywood. Tutto questo, se avrà fine lo sciopero degli sceneggiatori che da mesi tiene paralizzato il mondo del cinema e della televisione. Le ultime notizie sono, però, rassicuranti. Sembra, infatti, che presto verrà trovato un accordo tra il sindacato degli sceneggiatori e le più grandi aziende del settore. Quest’anno, nessun film italiano è riuscito a ricevere la nomination come “Migliore film straniero” ma il nostro paese è, in ogni caso, in gara.

Dario Marianelli e Marco Beltrami sono, infatti, candidati per la migliore colonna sonora rispettivamente con i film “Espiazione” e “Quel treno per Yuma”, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per le scenografie di “Sweeney Todd” ed Andrea Jublin disputa il premio per il miglior cortometraggio con “Il supplente”.

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