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Marco Carta da Sanremo ai negozi di dischi

scritto da admin

Ieri venerdì 20 febbraio è uscito il primo album di inediti di Marco Carta, la voce più giovane nella sezione Big del  Festival di Sanremo.

Il cantante cagliaritano è salito sul palco del Teatro Ariston con il brano “La Forza mia”, scritto e prodotto da Paolo Carta.

La partecipazione al 59mo Festival di Sanremo di Marco Carta arriva dopo la vittoria dell’edizione 2008 del programma televisivo “Amici” e dopo la pubblicazione di due cd, il primo,“Ti rincontrerò”, a giugno  e il secondo, “In Concerto” ad ottobre che lo hanno confermato nel panorama musicale italiano con più di 100 mila copie vendute.

Ad accompagnarlo nella serata dei duetti di ieri sera ci sono stati i Tazenda che sono ritornati sul palco dell’Ariston dopo aver vinto il Festival nel 1991 e dopo averci partecipato nel 1992.
A dirigere l’orchestra c’era Federica Fornabaio, mentre gli abiti di Marco sul palco erano di Dsquared.

L’album di inediti
“La forza mia” è anche il titolo del primo album di inediti di Marco Carta in uscita per Warner Music il 20 febbraio.

Con questo album l’originale timbro vocale di Marco Carta mostra nuove e ancor più potenzialità rispetto al disco d’esordio “Ti rincontrerò”(uscito nel 2008 ha ottenuto il disco di platino); il suo talento, inoltre è stato valorizzato da uno straordinario team di autori e musicisti (Paolo Carta alla chitarra; Bruno Zucchetti al pianoforte, Hammond e tastiere; i fratelli Emiliano e Matteo Bassi alla sezione ritmica batteria e basso; Manuela Cortesi e Gigi Fazio ai cori).

Il tema principale delle undici canzoni contenute in “La forza mia” è l’amore nelle sue declinazioni gioiose e malinconiche.

Sentimento di gratitudine verso amici e fan nel singolo omonimo che apre l’ascolto del cd e ancora segno di estrema riconoscenza nella traccia conclusiva “Grazie a te”, che è dedicata alla donna capace di stravolgere positivamente la nostra esistenza e renderci felici. L’amore emozionante di “Un giorno perfetto” e quello litigarello ma indissolubile di “Resta con me”. Lo scatto d’orgoglio di “Prima di te”, la passione fulminea e visionaria di “Dentro ad ogni brivido”, i classici dubbi da innamorato di “Il segno che ho di te”… Fino alle emozioni struggenti dei protagonisti di “Vorrei tenerti qui” e “L’amore che non hai”, che hanno perso la donna amata e restano con un vuoto straziante nell’anima. Invece “Dentro questa musica” è un inno alla musica come meravigliosa forma d’arte.