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MAI DIRE TALK: recensione e commento al programma

scritto da Claudia Lisa Moeller

MAI DIRE TALK è in onda mercoledì sera alle 21.15 su ITALIA 1.

A condurre il Mago Forrest con la Gialappa’s Band. L’idea è di riproporre la squadra lavorativa che per tanti anni ha intrattenuto la seconda e prima serata della rete giovane di Mediaset. Con sfottò, prese in giro e imitazioni i vari MAI DIRE hanno commentato la tv, la politica e la società degli anni passati.

MAI DIRE TALK si basava sull’idea di prendere in giro il mondo dei talkshow. Problema 1: i talk al momento sono in fase calante. Forse questo programma andava proposto nel momento forte dei talk, dove le televisioni parevano incapaci di esistere senza almeno un paio di talk politici al giorno. Problema 2: MAI DIRE TALK dovrebbe prendere in giro i talk (politici e non) peccato che manchino i personaggi. Spiego meglio questo punto. Se il bersaglio deve essere Diego Fusaro, abbiamo detto tutto: online c’è già il suo alterego troll (ma difficile dire chi sia qui il troll) Diego Fuffaro e alla radio Cruciani e Parenzo si divertono a chiamare lo studioso per prenderlo in giro. La TV arriva per ultima con luoghi comuni, domande già fatte e commenti già letti online miliardi di volte.

MAI DIRE TALK dimostra la lentezza della televisione. La TV non sparirà, certamente non resisterà a lungo quella TV che saccheggia (senza nemmeno troppa remore) i contenuti del web. In più gli opinionisti, il vero nucleo di ogni talk che si rispetti, paiono più le riserve delle riserve delle bestie da talk. Il tutto montato assieme con una qualche idea molto generica di cosa si vuole prendere in giro. Il tutto allungato per qualche ora, quando il materiale basterebbe per qualche minuto.

Infine non si capisce perché le conduttrici sono due e soprattutto che funzione hanno in questo programma strabordante di ospiti muti. Non si capisce nemmeno quale dovrebbe essere il modello da parodiare: quello rosa, quello politico, quello cinematografico della tarda notte?

Voto a MAI DIRE TALK? 6: l’idea c’era, il tempismo meno. Se anche si snellisse sia per orario, sia per numero di conduttori e opinionisti, il prodotto finale sarebbe sicuramente più divertente.

Momento Aurora. Allora, cara Aury (posso darti del tu?), io tifo per te. Mi stai simpatica. Raccomandati e raccomandate siamo tutti: sia per la tv, sia per il posto di lavoro avuto grazie alla zia che ci ha “caldamente” incoraggiate a fare domanda proprio per quell’ufficio, sia quando diventiamo la coinquilina della migliore amica di qualche cugina che conosciamo alla lontana. Nella biologia come nel mondo degli affari vige la regola del più forte. O sei il più forte e schiacci il prossimo o muori. Così a MAI DIRE TALK c’è un problema: Aury, tu sei in competizione con un’altra influencer famosa in tv. Entrambe ricoprite lo stesso ruolo, entrambe avete sicuramente una fata madrina che vi tutela, entrambe siete giovanissime. La tua concorrente, però, viene inquadrata e parla molto più spesso di te. Aury, se ti interessa la tv devi combattere per farcela perché la raccomandazione non basta per il successo. Serve tanto lavoro e anche tenacia.

E tu cosa ne pensi di MAI DIRE TALK?