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La Divina Commedia diventa Opera

scritto da admin

Un grande palcoscenico rotante di 500 mq sul quale si esibiscono, tra giochi di luci e proiezioni tridimensionali, 24 ballerini, 10 acrobati, 21 cantanti-attori e 20 comparse  Questi i numeri impressionanti de La Divina Commedia – L’Opera, un ambizioso progetto artistico tutto italiano nato da un’idea di Monsignor Marco Frisina, Direttore dela Cappella Musicale Lateranense, che “Nova Ars” ha trasformato in realtà, per la regia di Elisabetta Marchetti e Daniele Falleri.

600 i costumi realizzati per questa imponente opera teatral, che vede nel ruolo di Dante, il toscano Vittorio Matteuci, reduce dal successo del musical Dracula e già protagonista di Tosca, Jesus Christ Superstar e Notre Dame de Paris: ” Per me, che sono conterraneo di Dante, questo ruolo è una conquista “- spiega Matteucci. Beatrice è interpretata da Stefania Santopietro, mentre il saggio Virgilio da Lalo Cibelli, cantante e interprete teatrale.

Il tre volte premio Oscar Carlo Rambaldi, creatore degli effetti speciali di E.T., Alien e King Kong, ha ideato il Grifone, le Tre Fiere (Lince, Leone e Lupa) e le maschere delle Tre Furie (aletto, Tesifone e Megera) la cui realizzazione è stata affidata a Sergio Stivaletti.

Spettacolari scenografie ideate da Antonio Mastromattei che ha creato un anello dal diametro di 18 metri e con una forte pendenza, la cui rotazione incarna perfettamente l’idea di girone dantesco ma anche il percorso in salita di Dante attraverso Purgatorio e Paradiso per raggiungere la sua amata Beatrice.

Suddiviso in due atti per una durata di oltre due ore, lo show si apre con Lucifero e gli angeli ribelli che precipitano negli Inferi. in quel punto sorge una luce sinistra, una forma vegetale che cresce e si diffonde in un groviglio di tronchi, rami e rovi: è la selva oscura ed è qui che appare Dante ed è qui che inizia il suo racconto.

Emergono soprattuto i sentimenti, dal tormento all’amore, esaltati nelle loro mille sfaccettature dalle splendide musiche. Ed alla fine è proprio l’amore, quello più vero e profondo, il vero protagonista dell’opera.

La Divina Commedia mischia generi alt e bassi della musica: “Proprio come Dante mischiò i generi, dal grottesco al sacro, dal comico al tragico – spiega Monsignor Frisina – quest’opera passa dai canti gregoriani alla lirica, dal pop al rock. Abbiamo voluto restituire al capolavoro dantesco la sua dimensione popolare, cogliendo e valorizzando la sua matrice musicale”.

Un vero Kolossal teatrale, il primo di questo tipo in Italia, pronto a fare il giro del mondo che dopo il debuttto trionfale di Roma (in 4 mesi oltre 170.000 spettatori!!) andrà in scena al Palasharp di Milano dal 19 Aprile al 18 Maggio.

Per ulteriori informazioni www.ladivinacommediaopera.it

 

 

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