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Il Collegio 2: la recensione della seconda edizione del docu-reality

scritto da Giovanna Codella
il collegio 2

Ieri sera, 17 ottobre, è stato trasmesso su Rai2  l’ultimo appuntamento con la seconda edizione de Il Collegio 2, il docu-reality commentato dalla voce narrante di Giancarlo Magalli.

La puntata ha avuto inizio con il verdetto riguardante le sorti della collegiale Arianna Triassi, che essendo stata già ammonita diverse volte, non ha avuto un’ulteriore possibilità di riscatto.

Dopo l’ennesimo incontro con il preside, la ragazza è stata infatti espulsa dal collegio con effetto immediato e senza poter salutare i suoi compagni. Superato il momento di tristezza lasciato dall’espulsione di Arianna, i ragazzi hanno rivolto i loro pensieri allo studio.

Immediatamente dopo, infatti, è stato comunicato il programma per l’esame finale che avrebbe loro conferito il diploma di licenza media. Ed ecco che sono cominciati i ripassi e gli inevitabili tentativi per recuperare. Se l’esame scritto di matematica per alcuni è stato piuttosto semplice, molti altri hanno superato la prova copiando.

Il tema d’italiano, invece, è stato per tutti i ragazzi l’occasione per svelare qualcosa di se stessi e per riflettere sull’intera esperienza vissuta nel collegio del 1961.

«Per aspera ad astra», il tema de Il Collegio 2 

Questa la prima parte della traccia della prova scritta d’italiano, dettata dal prof. Andrea Maggi, che cita una frase di Cicerone, ripresa da grandi scrittori latini, musicisti e registi. Spesso usata come motto o incitazione, ha il significato letterale: «Attraverso le asperità sino alle stelle» e significa che «La via che porta alle cose alte è piena di ostacoli».

Non si tratta di una frase scelta a caso. Durante l’esperimento, questo gruppo di ragazzi da sempre abituati ad ogni genere di comodità ha dovuto rinunciare per un mese a tutto quello che il 2017 poteva loro offrire. Niente vestiti alla moda, piastre per capelli, cosmetici e tecnologia.

Già, perché messi da parte smartphone, aggiornamenti di stato, selfie e approvazioni virtuali, hanno dovuto prendere in mano carta e penna, imparare a riflettere e a cogliere gli sguardi degli altri. Ad andare oltre le immagini, a scoprire il potere delle parole, ma anche ad andare oltre le parole stesse.

Alcuni di loro, nel corso dell’esperimento, hanno espresso (seppur tra le righe) il disagio di un’epoca che suggerisce di diventare superficiali pur di compiacere agli altri. Lo ha espresso, anche se con il sorriso sulle labbra, l’estroversa Maddalena Sarti che dopo gli esami è risultata la migliore studentessa. Si è distinta proprio per il suo tema d’italiano.

Anche nel suo liceo in provincia di Bologna, è la prima della classe ma questo le causa, paradossalmente, delle inimicizie. Lo stesso messaggio lo ha lasciato Nagga Giona Baldina, originario dell’Etiopia e adottato da una famiglia italiana.

Nel suo tema il ragazzo ha riportato un prezioso e forte insegnamento datogli da sua madre per vincere i pregiudizi: «Si può essere signori anche in una capanna».

Anche Federico Mancosu, che nella sua vita reale è ossessionato dai suoi capelli, nel collegio si è distinto per i suoi modi educati e ha capito qual’è il valore per lui più importante: «Essere disponibili, essere capaci di dare».

«L’avvenire è la porta, il passato ne è la chiave», la chiusura de Il Collegio 2

L’elaborato d’italiano ha  fatto emergere anche le vicende personali che hanno segnato la vita di alcuni di loro, come nel caso di Michelle Cavallaro che ha perso il padre all’età di due anni. Ma per altri ha significato capire dove la vita li ha portati e chi vogliono diventare quando saranno grandi.

Le prove scritte hanno evidenziato inoltre le lacune di tre collegiali: Noa Planas, Dimitri Tincano e Gaia Malgieri. A questi ultimi è stata offerta la possibilità di un ripasso prima dell’esame orale con il supporto e la supervisione dei docenti.

Per Noa è stata l’occasione per recuperare una lieve insufficienza, mentre per Dimitri e Gaia per ribadire un disinteresse verso lo studio. Dopo la prova orale e il ballo di fine anno (al cospetto dei genitori degli alunni) sono stati consegnati i diplomi.

In effetti Dimitri, Gaia ma anche Giuseppe Spitaleri non hanno ottenuto la licenza media. Mentre Noa Planas, resasi consapevole delle sue carenze anche grazie al prof. Maggi, nella fase finale ha saputo riscattarsi attraverso impegno e umiltà.

Tra i migliori, anche Edoardo Maragno che nel corso delle quattro settimane non si è fatto mai notare. Ora ha invece ha realizzato il miglior compito di matematica. Pur se non menzionati dai docenti, si sono distinti  Ginevra Mandolese, ragazza composta e religiosa, e Gabrielle Paul Sarmiento, un ragazzo molto solare di origine filippina.

Dopo la consegna del diploma, i ragazzi hanno riavuto accesso a tutte le loro comodità e ai loro abiti. Durante quest’edizione, come nella prima, non sono mancate le provocazioni e le punizioni. Tuttavia, è emerso che non sarebbe corretto attribuire all’intera nuova generazione  definizioni come superficialità e maleducazione.

I due Sorveglianti, dopo l’uscita dei ragazzi ormai diretti verso la vita reale, hanno chiuso i cancelli dell’antico Collegio Convitto di Celana. «L’avvenire è la porta, il passato ne è la chiave». Questa la citazione di Victor Hugo pronunciata da Giancarlo Magalli che è anche stata uno dei più importati messaggi de Il Collegio 2.

E VOI COSA NE PENSATE DI QUESTA EDIZIONE DE IL COLLEGIO 2?