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Il Cigno Nero – Black Swan: Natalie Portman si trasforma in ballerina dark

scritto da Laura Boni

Inquietudine e perplessità sono i due sentimenti predominanti che Il Cigno Nero – Black Swan lascia allo spettatore quando esce dal cinema. Il nuovo film di Natalie Portman sul balletto, nei cinema italiani dal 18 febbraio,  nonostante regali un’innegabile meravigliosa interpretazione dell’attrice americana, si spinge troppo oltre sino a toccarre l’assurdità. Diretto dal regista visionario Darren Aronofsky (The Wrestler), è un thriller psicologico ambientato nel mondo del balletto newyorkese: il coreografo Thomas Leroy (Vincent Cassel) decide di portare in scena un adattamento del più iconografico tra i balletti classici Il lago dei cigni di Cajkovskij, rimpiazzando, però, la prima ballerina della compagnia Beth Macintyre (Winona Ryder) per la produzione che apre la nuova stagione. Il coreografo ritiene la sua stella troppo vecchia ormai e ha bisogno di una nuova principessa. La ballerina che otterrà la parte da protagonista dovrà fronteggiarsi con il difficile compito di interpretare entrambi i ruoli femminili: il delicato e etereo cigno bianco e il seducente e sfrontato cigno nero.

Il cigno bianco:

Nina (Natalie Portman) è una ragazza fragile ed insicura, spesso sull’orlo del pianto;  da anni insegue con impegno e dedizione il sogno della danza classica, ma per ora non ha ottento che parti nel coro. Vive con la madre, ballerina in pensione, depressa e frustrata, che spera di rivere la carriera che ha dovuto abbandonare grazie alla figlia. Nina punta in alto e vorrebbe essere selezionata per la parte da protagonista; come cigno bianco è perfetta, esegue i passi in modo preciso e aggraziato, ma non ha la sensualità giusta per essere anche il cigno nero. Leroy decide, però, di darle l’opportunità di tirare fuori il suo lato oscuro e diventare la nuova stella della compagnia. Nina inizia un percorso fisico e psicologico per conquistare il suo lato più oscuro; compagna ed antagonista di questo viaggio è Lily (Mila Kunis), nuovo membro del corpo di ballo, sfacciata, ribelle e sensuale. Lily è la tentatrice. La inizia al sesso, alla droga, in turbinio di eventi che raggiungono l’apice con un rapporto saffico. La mente di Nina, però, è sempre più confusa; alterna allucinazioni a momenti autolesionisti, non si sa più cosa è reale o cosa in realtà sta accadendo nella mente sempre più turbata della protagionita.

Il cigno nero:

Darren Aronofsk porta lo spettatore nell’intimno di una donna che svela i lati più nascosti della sua psiche; l’unico modo per Nina di raggiungere la perfezione in entrambi i ruoli, è che avvenga anche dentro di lei una metamorfosi, deve diventare il Cigno nero. Tra visioni inquietanti, graffi misteriosi e pensieri disturbati, la ballerina percorre una strada che non può che portarla alla pazzia. Almeno sino a che il suo destino e quello del Cigno non si incontrano enesorabilmente… Il Cigno Nero – Black Swan è un film intenso, inquietante, dark e spesso distrurbato, ma ambientato  in un luogo inatteso, il mondo eccitante e faticoso del balletto professionale. Per il regista, si trattava dell’ambiente perfetto per dar vita a un racconto visivamente esplosivo sulla pressione legata al fatto di raggiungere la perfezione. La pellicola è nominata a 5 premi Oscar, tra cui miglior film, anche se non è sicuramente uno dei film meglio riusciti della stagione. L’interpretazione di Natalie Portman, però, è meravigliosa; ha la fortuna di realizzare uno dei sogni di molti attori, interpretando magistralmente un personaggio così sfaccettato e contraddittorio. Natalie riesce ad essere credibile sia come Cigno bianco, che come cigno nero, lasciando un pò di amaro in bocca, perchè con una protagonista così la trama avrebbe dovuto essere più lineare e tendere meno verso l’horror.