GingerGeneration.it

George Ezra: “Confesso che il successo mi ha sempre sorpreso” INTERVISTA!

scritto da Alessia Bisini

George Ezra è solare e ha un sorriso contagioso. La sua presenza non può passare inosservata nella saletta di Sony Music Italia, dove noi di GingerGeneration.it lo stiamo intervistando per parlare del suo ultimo progetto discografico: Staying At Tamara’s.

In poco più di 18 mesi, il giovane cantautore britannico (classe ’93) è passato dall’essere un perfetto sconosciuto all’essere considerato una delle nuove leve del cantautorato folk rock britannico ed una delle promesse internazionali del panorama musicale odierno. Il suo album di debutto, Wanted On Voyage, è entrato nella Top 10 di 10 paesi nel 2016, ha venduto oltre 3 milioni e mezzo di copie in tutto il mondo e gli ha permesso di conquistare il prestigioso Ivor Novello Award.

La natura del primo album era legata al concetto di movimento, non mi sono mai fermato un attimo per praticamente un anno. Durante i miei viaggi ero sempre con la chitarra in mano, ma senza necessariamente scrivere i pezzi: più che altro raccoglievo parole durante il viaggio, una melodia, qualcosa che mi portasse a sviluppare una canzone. Non mi interessava cosa stava succedendo al tempo, ora me ne rendo conto maggiormente e spero che ciò traspaia in Staying At Tamara’s.

Riguardo proprio al suo secondo progetto discografico, George ha dichiarato: “Il disco è nato da un periodo di confusione e ansia. Si ispira ai miei viaggi, principalmente in giro per l’Europa, e alla mia dimensione umana. Sono un ragazzo di 25 anni, penso con la mia testa e sto cercando di capire chi sono. Tutte le persone coinvolte nel progetto che è “George Ezra” possono capire quello che ho provato. Ciò di cui sono sempre stato consapevole è di essere una persona fortunata, faccio quello che  più amo ogni giorno.”

Aggiungendo: “Il titolo del mio disco non si riferisce ad una persona specifica, quanto alla sua casa affittata con AirBNB. Tamara’s indica letteralmente la casa che mi ha ospitato per un mese, perchè non ho mai conosciuto questa ragazza di persona. Ho pensato pure di cambiare il suo nome appositamente per il disco, ma alla fine ho scelto di lasciarlo. 

Il cantautore è attualmente impegnato nel Regno Unito, dove parteciperà a numerosi festival, mentre in autunno si esibirà alla SSE Arena di Wembley. Il suo tour toccherà anche il Fabrique di Milano il 26 ottobre: “Questo disco non è interamente caratterizzato da una dimensione acustica come il precedente, è decisamente meno voce-chitarra. Ci sono più percussioni e backing vocals. Spero di poter fare un ottimo lavoro, sto ancora imparando. Spero che la gente sia invogliata a cantare e lasciarsi coinvolgere.

Riguardo al futuro, George Ezra non ci pensa: “Non ho mai pianificato cosa volessi fare nella mia vita, per questo motivo cerco di non pensare proprio a quello che mi attende. Mi piace seguire la corrente e lasciarmi guidare. Quando le mie prime canzoni hanno avuto successo, sono rimasto colpito e questa cosa continua nel tempo. Non ho mai dato per scontato quello che ho, semplicemente penso di essere una persona e un artista in grado di apprezzare ogni momento.

Cosa ne pensate di George Ezra e della sua musica?