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Game of Thrones 7×04: la recensione del quarto episodio The Spoils of War

scritto da Alice Giusti

In men che non si dica siamo già arrivati al quarto episodio dei sette che compongono la settima stagione di Game of Thrones. Dopo l’episodio 7×01 Dragonstone, 7×02 Stormborn, 7×03 The Queen’s Justice, stanotte è andata in onda la 7×04 dal titolo The Spoils of War (ecco come rivedere l’episodio). Una puntata talmente ricca di colpi di scena e di reunion che non potevamo non commentarvi.

SPOILER ALERT: NON CONTINUATE A LEGGERE SE NON AVETE ANCORA VISTO LA PUNTATA 7X04!

Penso che noi tutti ci siamo sentiti come Daenerys in sella a Drogon vedendo questa puntata: un altalenare di grandi emozioni (anche contrastanti) che ci hanno lasciato spesso senza fiato e con le facce spalancate come Bronn e Jaime che si ritrovano con i dothraki e un simpatico drago inferocito all’orizzonte.

Credits: HBO

Iniziamo da Grande Inverno, che ci ha fatto scendere più di una lacrimuccia. Se la reunion Sansa-Bran ci aveva fatto un attimo storcere la bocca, quella attesissima tra Arya e Sansa, e Arya-Sansa-Bran, ci ha dato molte più gioie. Prima di procedere, però, pensiamo un attimo alla povera Meera che ha perso un fratello, ha rischiato di morire e si è portara dietro Bran per tutta la Barriera, facendosi dei muscoli nelle braccia che neanche Jon Cena, e viene scaricata da Bran con un semplice “grazie”, anche poco convinto. Abbiamo capito che il “piccolo” Stark non è più Bran ma il Corvo a Tre Occhi; tuttavia, fossi in lui ringrazierei il fatto che Meera non l’abbia scaraventato giù dalla finestra, giusto per ricordarci ancora una volta qual è stata la causa primaria per cui metà Westeros si è decimata negli ultimi sette anni.

Arya e Sansa si ritrovano davanti alla statua di Ned, quasi incredule, troppo felici forse di rivedersi dopo tutti quegli anni. Non un solo abbraccio, ma ben due tra le sorelle Stark così diverse, ma entrambe delle sopravvissute a vicende molto più grandi di loro. Inoltre, l’espressione di di Arya nel sentire Lady Stark dire che a Jon “si fermerà il cuore” vedendo la sorella/cugina è stata pura gioia e dolcezza.

In ogni caso, abbiamo avuto la conferma che Arya sia una forza della natura: non solo riesce a battere in addestramento Brienne (proud mama), ma è quasi riuscita a strappare mezzo sorriso a Bran, che di questi tempi non è cosa facile, intento com’è a dire a tutti che ha visto e che vede tutto, tanto da diventare quasi più ripetitivo di Daenerys con i suoi papiri di titoli.

Chi se la passa malino è (per la mia gioia) Ditocorto, che cerca di ingraziarsi Bran (il quale tanto per cambiare cita vecchie battute di Littlefinger per fargli capire che sa tutto di lui) fallendo miseramente. Tra l’altro gli regala la sua daga che Bran dà ad Arya… ops ops! Vedere tremare sotto i baffi Baelish è sempre un piacere.

Nel frattempo, Jon dimostra a Daenerys che non è da TSO per la sua fissazione con gli Estranei, mostrandole dipinti ruprestri realizzati dai figli della Foresta migliaia di anni prima a Roccia del Drago; inoltre, così come solo lui sa fare nelle caverne, ne approfitta per flirtare un po’ con la zia. Tuttavia, Dany ormai quando apre la bocca parte in automatico con “Bend the Knee” e rovina il momento “inconsapevole possibile incesto”. Arriva poi la notizia del riuscito-fallito attacco a Castel Granito e dopo essersela presa con Tyrion, Dany decide di fare di testa sua, chiedendo prima il parere a Jon.

Ser Davos e Bronn si confermano le migliori spalle comiche (e non solo) ever: il primo cerca invano di fare un po’ il piacione con Missandei e fa battutine su Jon e Daenerys, ma il Re del Nord, diversamente dalla maggior parte dei maschi, non ha tempo per pensare alle parrucche bionde…se bevessimo uno shot ogni volta che Jon nomina il Re della Notte e Daenerys dice “inginocchiati” saremo ubriachi dopo il terzo minuto di puntata.

Bronn, invece, è davvero l’amico più fidato di Jaime (ma Cersei ke fa!!!11!): mentre l’esercito dei Lannister è impegnato a trasportare tranquillamente tutti i denari prelevati ad Alto Giardino, Jaime, Bronn e i soldati sono sorpresi da un attacco dothraki coordinato con Drogon che decide di ricreare lo stesso scenario che si vive a Milano in questi giorni con il caldo record. Il buon Bronn riesce ad afferare la mega balestra e a ferire Drogon, ma non così tanto da sconfiggerlo.

La battaglia è stata senz’altro visivamente spettacolare e ci ha tenuto con il fiato sospeso. Penso che la maggior parte di noi si sia sentita come Tyrion: da una parte ci preoccupavamo per Drogon, dall’altra stavamo in ansia per Jaime e Bronn. Ora resta solo da capire quale fosse l’abisso (in apparenza una pozza d’acqua) in cui Jaime e Bronn sono finiti per salvarsi dalle composte reazioni di Drogon, che ogni volta che vuol dire qualcosa, finisce per fare un po’ di Lannister allo spiedo (dopotutto è quasi ferragosto, bene essere pronti per la braciata).

Non scordiamoci poi l’incontro tra Theon e Jon: prevedibile la reazione del Re del Nord, ma è stata comunque una scena molto attesa.

Vi è piaciuta la puntata 7×04 The Spoils of War di Game of Thrones?