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Fotografi contro Lady Gaga: tutti gli scatti dei concerti diventano di sua proprietà

scritto da Alice Ziveri
Lady GagaUltime dall’eccentrico mondo di Lady Gaga: Mother Monster, che nell’ultimo video di mostra come l’inquietante Dea Creatrice di una nuova specie umana, ora pretende che i fotografi partecipanti ai suoi concerti le cedano i diritti delle fotografie scattate.
Che si sia immedesimata un po’ troppo nel ruolo di regina onnipotente?

Due pesi, due misure

Il modulo che tutti i fotografi devono firmare (pubblicato da TBD.com) parla chiaro: non soltanto sono specificate le consuete condizioni d’uso delle immagini, ma è scritto chiaro e tondo che tutte le foto scattate diventino automaticamente proprietà di Lady Gaga. E c’è di più, perchè miss Gaga non è mica stupida! Esiste infatti una seconda versione del modulo, in cui non viene chiesto al fotografo di cedere il copyright delle immagini; questo contratto meno restrittivo è riservato esclusivamente a grosse pubblicazioni o a fotografi di particolare fama. Nulla da fare per le piccole testate, i cui operatori, oltre ad avere – ovviamente – compensi minori, si vedono derubati delle proprie creazioni.
I fotografi insorgono: “E’ come se la location di un concerto reclamasse i diritti sulla musica di ogni spettacolo, solo perchè è suonata a casa loro”  si legge sul gruppo Facebook Music Photographers. E non hanno tutti i torti, se è vero che la legge ha stabilito chiaramente che il copyright esiste nel momento in cui viene creata un’opera – che nel caso della fotografia significa nel momento in cui il fotografo clicca per scattare.
E’ un comportamento davvero irrispettoso del tempo, del lavoro e della creatività di un fotografo” dice Davis Atlas, fotografo di concerti e avvocato della proprietà intellettuale.
Ma a quanto sembra questa è una pratica diffusa, che va ad aggiungersi alle condizioni sempre più assurde e irragionevoli richieste ai fotografi per accedere ai live. Atlas sottolinea in particolare come sia ingiusto accanirsi con chi va ai concerti quando ci sono migliaia di foto paparazzate o rubate a vari eventi per cui invece tutto fila liscio come l’olio.
Sembra insomma che molti artisti si montino troppo la testa e perdano di vista il fatto che stampa, dopotutto, è nutrimento anche per loro. Ovviamente non sono tutti così, il veterano Tim Mosenfelder tiene a fare i nomi di personaggi come Madonna, i Radiohead, gli Arcade Fire e Justin Bieber che, nonostante la fama planetaria, sono molto disponibili con i fotografi. Pollici versi invece per Foo Fighters e Beasty Boys.