GingerGeneration.it

Figli del silenzio

scritto da admin


Due gemelli, Phoebe e Poul, separati alla nascita perchè uno dei due è down.
Un padre, medico, che, dopo aver consegnato il gemello down alla fida infermiera Caroline, non ha il coraggio di dire la verità alla moglie. E le fa credere che la piccola sia morta.
L’infermiera, Caroline, che combatte contro tutto e tutti per far crescere la piccola sana e soprattutto per darle la possibilità di fare tutto o quasi quello che fanno i suoi coetanei.

Certo gli ingredienti per creare un libro che commuove e coinvolge ci sono tutti.  Probabilmente, come alcuni critici hanno sottolineato, si poteva fare anche ti più, i personaggi potevano essere tratteggiati meglio e il finale meno melenso.

Ma credo che quello che colpisce in questo libro è l’estremo realismo con cui descrive gli implacabili sensi di colpa, gli "effetti indesiderati" di una scelta, quella del rifiuto del bimbo down, che sconvolge e distrugge la vita di molte persone.

Ma certamente è anche la scelta dell’autrice di toccare un tema scottante, di infilarsi in un terreno minato, quello dell’accettazione di un bambino considerato dai nostri standard "non normale", non perfetto.

Seguire la crescita della piccola Phoebe, affiancare Caroline nelle sue battagliare, ascoltare le sue leggittime paure non può che far riflettere. Soprattutto se si riflette sul numero esorbitante di aborti di bambini down,  che avvengono anche fino al 5° mese… quando neanche il più cinico ce la farebbe a definirli un ammasso di cellule.

Il libro ha avuto un successo incredibile che ricorda quello del Cacciatore di acquiloni: pubblicato a maggio 2006 in 80.000 copie ha venduto  in sei mesi solo negli Stati Uniti 3 milfioni di copie per lo più grazie al passaparola. Da maggio 2007 è in Italia ed in via di pubblicazione in moltissimi paesi.

La cosa impressionante è che per Kim Edwards, l’autrice, è il primo romanzo: in passatto ha scritto la raccolta di racconti "The secrets of the fire king", sposata con due figlie, insegna all’università del Kentucky.