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Bellissima e oca: il mondo non cambia mai!

scritto da admin

Andiamo con ordine: la vicenda si apre durante la seconda giornata di Miss Italia quando lo stilista Guillermo Mariotto insieme a Max Biagi hanno insistito (in diretta TV su RAI 1! ) per vedere le miss anche di dietro. "Per completezza di giudizio", hanno spiegato, perchè "solo venti su cento hanno un bel sedere".

Della serie: certo facciamo fare tutte le prove che vogliamo alle ragazze, l’eleganza, il portamento, il tango, o certo… verifichiamo anche l’intelligenza. Ma alla fine una donna quando vale? Vale se può offrire un bel paio di T. e bel C.

Ma in che mondo viviamo? Il femminismo proprio non è servito a nulla, mi chiedo.
E mi viene da dire che personaggi come tinto Brass siano forse un po’ estremi ma incarnino un modo di pensare che è purtroppo molto diffuso. «La mia filosofia è nota – ha affermato interrogato sulla questione – : il C. è lo specchio dell’anima, è molto più espressivo del viso.»

Troppo secondo l’onorevole Daniela Santanchè che invita tutte le miss a fare sciopero. "E’ triste pensare che non è cambiato niente e che sulla prima rete della televisione pubblica dobbiamo ascoltare chi pensa che la bellezza delle donne vada giudicata sui centimetri della chiappa sinistra, come mucche prima del macello".

Per fortuna interviene Patrizia Mirigliani con un comunicato ufficiale su sito di Miss Italia:  ”Tutto rimane come è sempre stato – ha precisato la Mirigliani – In questi venti anni Raiuno ha sempre rispettato e seguito la linea dell’organizzazione del Concorso, la Miren, che cura l’immagine delle ragazze. Il nostro grosso impegno – ha aggiunto – è quello di conciliare il rispetto per l’essere umano donna e la necessità di mostrarne le caratteristiche fisiche. Non siamo bacchettoni ma ci siamo guadagnati in questi anni il rispetto dalle ragazze e dal pubblico e non intendiamo perderlo oggi”.

La vicenda in se è triste ma fa riflettere: il burka islamico certamente è eccessivo, soprattutto quando non permette di vedere in volto la persona, di poterla riconoscere, ma sembra offrire un riparo da uno sguardo  maschile che oggi spesso è "rapace", che non porta rispetto, che non ti valuta per come sei… ma ti pesa un tanto al chilo, come le vacche appunto.

Mi chiedo c’è un modo di ribellarsi a tutto questo?