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Emanuele Aloia: audio e testo di Notte Stellata

scritto da Giovanna Codella
emanuele aloia girasole

Notte stellata è la prima traccia di Sindrome di Stendhal, l’album d’esordio del giovane cantautore torinese Emanuele Aloia. Un disco che è ricco di citazioni e la cui ambizione principale è quella di far trovare alle persone l’armonia del disequilibrio.

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Audio di Notte stellata di Emanuele Aloia

Testo di Notte stellata di Emanuele Aloia

Quanti treni ho perso fermi alla stazione
sopra ogni biglietto c’è ancora il tuo nome
se come il viso si mostrasse il core
non si avrebbe più paura di sbagliare

Come può qualcosa che non c’è fare tanto rumore
quanto meno un’ombra parla di una luce
ed anche dentro il buio ci si può abitare

Sono un viandante sul mare che cerca un senso all’amore

anche se un senso reale probabilmente non c’è
sono un pazzo di notte che non sa perdonare
un uomo che si dispera e lo disegna Courbet

Sai che cosa c’è
nonostante il tempo, le ferite, i dubbi
scelgo ancora te, anche così lontana

Lontana da me, lontana da chi ti voleva dare
tutto l’amore che può colmare
qualsiasi male o vuoto interiore
che era nascosto dentro di te
ora che sei partita non mi sembra una bella giornata
la tristezza mi sembra infinita anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata

Io ti ricorderò tu mi ricorderai
io la guerra, tu la pace come Tolstoy
e può finire il mondo, puoi toccare il fondo

come Nietzsche il nostro amore è un eterno ritorno
nuda come una poesia, hai scelto di andar via
ti ho letto tutta la notte ed anche se non sei più mia
ti aspetterei per anni alla stazione come Lidia
per ogni grande amore c’è un addio Pablo Neruda

Sai che cosa c’è
Nonostante il tempo, le ferite, i dubbi
scelgo ancora te, anche così lontana

Lontana da me, lontana da chi ti voleva dare
tutto l’amore che può colmare
qualsiasi male o vuoto interiore
che era nascosto dentro di te
ora che sei partita non mi sembra una bella giornata
la tristezza mi sembra infinita anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata

Mentre mi dicevi non devi cambiare
lo sai ti guardavo e ci vedevo il mare
eri come un posto da visitare
a dirsi sempre ’ti amo’ ci siam fatti male
scriverò il tuo nome sopra i muri come Banksy
fossi un’incertezza dentro te vorrei abitarci
alla normalità non volevo mai abituarmi
quando camminavo mi perdevo nei tuoi passi

Ora che sei partita, dentro sento una guerra Guernica
la tristezza mi sembra infinita anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata

Una notte stellata