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Angelina Mango spiega perché canta in napoletano e parla di Sanremo

scritto da Giovanna Codella
angelina mango eurovision

È nata a Maratea ma ha Napoli nel cuore. Angelina Mango si racconta ai quattrocento ragazzi di La Conferenza Stampa sottolineando quanto la musica non abbia confini.

La Conferenza Stampa è un programma di Giovanni Benincasa, prodotto da Rai Contenuti Digitali e Transmediali, disponibile su RaiPlay a questo link, dove potete riguardare la puntata.

Perché Angelina canta in napoletano

“Non sono di Napoli ma di un paese più a Sud. Il mio dialetto è però molto vicino a quello campano e molte frasi che utilizzo quando scrivo le sento da quando ero piccola. ‘Che t’o dico a fa’ lo dico anche io quando parlo. Quindi fa parte di me. I riferimenti che però faccio a Napoli non riguardano la mia infanzia perché non sono cresciuta lì. La cosa bella però di fare musica è che si è liberi di andare dove si vuole e di parlare qualsiasi lingua. Ed io parlo il napoletano come parlo l’italiano o come parlerei volentieri l’inglese o lo spagnolo. E proprio perché la musica toglie i confini io posso cantare in napoletano senza appropriarmi di nessuna specifica cultura. Ma allo stesso tempo posso, in qualche modo, appropriarmi di tutto proprio perché faccio musica”.

 

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Angelina Mango riguardo Sanremo

E infine, immancabile, anche la domanda su Sanremo: “Vinci Sanremo ma per il resto della vita tutti ti chiamano Angeletta Mango, accetti?”.

E dopo una sonora risata del pubblico, la cantante scuote la testa, ride e risponde: “No, sinceramente no!”. E parte il fragoroso applauso di tutti i ragazzi.

E a proposito di musica che raggiunge il grande pubblico, non poteva mancare un riferimento al tormentone con cui Angelina ha animato la scorsa estate:

La canzone ‘Ci pensiamo domani’ è diventata il tormentone dell’estate scorsa perché racconta quello che si fa nel periodo estivo: lasciare tutto per un attimo, divertirsi e poi tornare. Quello che arriva alle persone è parlare di cose che appartengono a tutti, che fanno parte della vita di ognuno di noi. Io posso scrivere anche canzoni su quando mi sono tagliata i capelli ma pochi si immedesimerebbero in me. Invece ‘Ci pensiamo domani’ è diventata la canzone di tutti e di tutte le storie. E quello è un tormentone”.

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