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#ScrivimiAncora – La tua storia d’amicizia: 801 km fra noi.

scritto da admin

Ginger Generation regala la locandina e i libri di #ScrivimiAncora autografati da Sam Clafiln, Lily Collins e il regista Christian Ditter; per poterveli aggiudicare vi abbiamo chiesto di raccontarci la storia di una vostra amicizia a distanza; le risposte vengono pubblicate e le più votate potranno vincere la locandina e i libri autografati di #ScrivimiAncora e altre premi di Violetta. Ecco la risposta di Alice! Se vi piace, condividetela per aiutarla a vincere.

Ho conosciuto la mia migliore amica per un puro caso del destino.

Beh,ovviamente. In amicizia funziona così: nessuno sceglie nessuno. Non è che nel nostro primo giorno di scuola entriamo in classe,ci guardiamo attorno e facciamo la conta per decidere chi sarà il nostro amico per la pelle. L’amicizia – quella vera,intendo – è una cosa che succede così,tutto ad un tratto,senza una particolare motivazione. Accade solo perché è giusto che accada,e basta.

Era un giorno d’estate di circa due anni fa ed io mi ero rintanata in casa,dato che fuori diluviava.

Mi stavo annoiando tremendamente e allora avevo deciso di aprire il mio profilo facebook.

Quando ho controllato le notifiche,mi sono ritrovata la richiesta di amicizia di questa ragazza di nome Angelica di cui io non sapevo proprio nulla.

Decisi di accettarla e di scriverle in chat,tanto per far passare il tempo.

“Hei.” è stato il suo primo messaggio.

“Hei.” le ho risposto io.

E poi,così,da quei due monosillabi la conversazione è cominciata. Abbiamo scoperto di avere molte cose in comune: amore per la lettura,pazzia,idoli,fame dello stesso cibo.

Anche lei si stava annoiando.

La cosa sorprendente non erano tanto le passioni che ci accumunavano,perché tu puoi benissimo odiare qualcuno che ama la tua band preferita,non è che se condividete qualcosa dovete per forza andare d’amore e d’accordo.

La cosa che mi è piaciuta di lei è che ha continuato a scrivermi il giorno dopo e quello dopo ancora,anche se non era annoiata e anche se forse aveva di meglio da fare che scrivere ad una come me.

Eppure lei lo faceva lo stesso,nonostante io fossi una persona tendenzialmente occupata a non fare nulla per tutto il giorno.

Parlavamo un po’ di tutto e passavamo le giornate a messaggiare.

Sinceramente ho sempre pensato che prima o poi si sarebbe stufata di me,che avrebbe smesso di scrivermi e che tutto sarebbe stato di nuovo come prima. E invece non è mai successo. Ancora oggi mi sveglio col suo “buongiorno” su whastapp e ogni notte passiamo tipo dieci minuti ad augurarci la buonanotte.

E a me questa cosa piace moltissimo.

Non sono mai stata il tipo di persona che è amica di tutti a scuola. Sono sempre stata quella persona che trascorre gli intervalli in un angolo e che ha pochi amici e che passa il sabato sera a casa,al posto di andare ad ubriacarsi in discoteca.

Angelica,la mia migliore amica,mi ha aiutata parecchio. Lei è stata – e lo è tutt’ora – come un ventilatore che ha spazzato via la mia tristezza. Mi ha aiutata moltissimo,anche se tu,caro lettore,forse penserai che io stia solo esagerando ed enfatizzando il tutto per vincere questo dannato concorso.

Al mio primo anno delle superiori ero così triste che a volte di notte scoppiavo a piangere senza motivo,forse solamente perché avevo troppa tristezza accumulata dentro e avevo bisogno di buttarla fuori.

L’ unica cosa che mi sembrava bella,della mia vita,era quando al mattino mi trovavo un messaggio da lei o quando parlavamo per ore al telefono.

Non so nemmeno come spiegarvi cosa provo. Il bello è che lei ha persino una migliore amica, quindi,anche se potrebbe essere considerata una cosa da “sfigati”,sono io che considero lei la mia migliore amica,nonostante forse io non lo sia per lei. Anche lei mi continua a ripetere che sono importante per lei e che l’ho aiutata parecchio ma non credo di avere l’importanza che potrebbe una migliore amica,ecco.

Comunque il problema principale è la distanza.

801 km.

801 km che non credo riuscirò mai a superare.

Avrei davvero bisogno di un suo abbraccio,eppure mi ritrovo costretta ad accontentarmi di videochiamate,messaggi,chiamate e cartoline.

Mi manca.

Ma come può mancarmi se non l’ho mai nemmeno incontrata? E’ così strano.

Spero di poterla stringere a me un giorno,e ringraziarla di persona.

Lo desidero davvero troppo.

Questo è tutto.