The Pipettes scritto da admin 31 Gennaio 2008 Da tre vocalist vintage-scapigliate, che sul palco folleggiano in vestitini a pois opportunamente sixties, non ci si poteva certo aspettare altro che un’intervista al volo tra sigarette, cappuccini e sala trucco. Viale Monza 136, giornata uggiosa e mattinata spesa in mezzo al traffico, gli studi di Gay.tv ci aprono le porte. Attesa…gli artisti si fanno sempre aspettare. Qualche decina di minuti ed il trio di Brighton arriva brioso e pettegolo: vivacità femminile da fresco shopping. Scendiamo assieme le scale e ci accomodiamo in un container/rifugio antiatomico ben provvisto di televisione, merendine, patatine, bibite e semi alcolici (il Bacardi Breezer per intenderci)…Rose entra con noi, mentre le altre si lanciano nei camerini per il make-up pre-registrazione. Ci accomodiamo mentre Gay.tv in sottofondo passa l’ultimo singolo di Simon Webbe ( chissà cosa ne pensano le Pipettes dei macho patinati come Blue e soci). Decido di evitare domande imbarazzanti, le accendo una sigaretta e le chiedo… Una domanda di riscaldamento…Come mai vi siete impadronite dei fantastici anni ‘60? Il nostro Paese è stata la patria di band come Beatles e Rolling Stones, i quali hanno innegabilmente fornito le basi della musica pop. Noi, sin dal principio, “strimpellando” con il nostro chitarrista, ci siamo appassionate a questo genere di musica e abbiamo deciso di intraprendere una sorta di viaggio per riscoprirne le più caratteristiche sonorità. Chi è l’ultimo eroe prima dell’avvento dei Beatles? Elvis, indiscutibilmente Elvis. Che cosa ascoltavi da piccola e che cosa volevi diventare da grande? Sembrerà banale dirlo, ma quando ero una ragazzina il mio sogno era quello di diventare una cantante. Me ne stavo in casa a rompere le scatole ai miei, perché volevo uno strumento con il quale suonare. La musica era davvero qualcosa che mi riempiva le giornate, ne ascoltavo tantissima e di ogni genere. Le mie influenze musicali sono davvero le più svariate. Se ora non fossi una musicista, seconde te cos’altro avresti potuto fare? In generale sono attratta da tutte le forme d’arte, ragione per cui, se ora non fossi una cantante, sicuramente avrei cercato di esprimere la mia creatività in un altro modo. Una volta avevo persino intrapreso la strada della recitazione…Con pessimi risultati: mi dimenticavo sempre le battute! Parliamo dell’album: siete sempre tutte d’accordo sui testi? (Risata) No, assolutamente no! Trascorriamo le ore in sala di registrazione a litigare su ogni singola questione. Nel nostro gruppo non c’è una sola persona che scrive i testi, per cui ognuno ha sempre qualcosa da dire e da proporre. Per non parlare poi delle contaminazioni sonore, ognuna di noi ha alle spalle una diversa storia musicale, quindi puoi immaginare cosa voglia dire mettere d’accordo tre teste piene di idee. Qual è la canzone che preferisci? Mmm… questa è una domanda da un milione di sterline. A dire il vero sarei di parte, perché alcune delle canzoni le ho scritte io, per cui è chiaro ne sia emotivamente più legata. Allora ti faccio la domanda da due milioni di sterline…Quali canzoni hai scritto tu? Non ci provare neanche! Non te lo dirò mai! Ma parliamo di cose serie…Qual è la tua Spice Girl preferita?? Ahaha!(me la rido anche io sotto i baffi. Le Spice Girls non sono propriamente le muse ispiratrici delle Pipettes!) Oddio che domanda…mmm…se proprio fossi obbligata, sceglierei Ginger Spice. Il perché proprio non lo so…forse per tutto l’impegno che ci mette per essere cool! Comunque non ho mai avuto una Spice preferita. Chi ti fa il bucato? Il bucato?! Vuoi parlarmi di bucato?? … … Ok, lo ammetto… Io stessa provvedo al mio bucato! E non ti dico che fonte di guai e situazioni imbarazzanti è questa cosa! L’altro giorno mi sono ritrovata a lavare le mie cose alle tre del mattino! Odioso! Interruzione: arrivano cortesemente a sollecitarci. Scendiamo dalle nuvole e ci rimane il tempo per una sola domanda… Le Pipettes hanno un sogno? Incidere un altro album. Si, è decisamente un desiderio che coltiviamo con tutte le forze, quello di poterci affermare concretamente nel panorama musicale inglese ed europeo…poi chissà! Finiscono le danze mentre fuori continua a piovere, le vediamo affrettarsi per i corridoi degli studi mentre finiscono di sistemarsi capelli e abiti. E sei nei loro testi portano molto spesso i pantaloni e giocano ad un girl power tutto re-inventato a noi, alla fin fine, paiono tre brave ragazze giunte sulla scena per regalare un pop piacevole e frizzante, lontano dai set technicolor alla Paris Hilton; musica leggiadra e forse un po’ nostalgica dei tempi che furono…e se gli anni sessanta loro non li hanno neanche sfiorati, nelle loro canzoni rivivono un nuovo splendore che non è solo una ribalta. Intervista realizzata da Pillbox Guarda il video di “Because it’s not love (but it’s still a feeling) Vuoi conoscere tutte le novità di Matteo Manassero ? Scopri tutti i segreti di Francesco Molinari, per essere sempre un golfista al Top! Tutte le ultimo news dell’ European Tour , il prestigioso appuntamento con il golf.