GingerGeneration.it

Street Fighter: uno speciale omaggio per i 30 anni di vita

scritto da Marco Della Corte
Street Fighter: uno speciale omaggio per i 30 anni di vita

In questo articolo celebreremo i 30 anni di vita di Street Fighter, un titolo videoludico che non ha certo bisogno di presentazioni. Nelle ultime ore è uscita una speciale raccolta, Street Fighter 30th Anniversary Collection, che include i principali titoli che hanno fatto la storia del franchise di casa Capcom. Un’operazione nostalgia che sicuramente avrà ottimi riscontri, soprattutto da parte di quegli ex bambini che passavano i loro pomeriggi in sala giochi a combattere assieme a Ryu, Ken, Dhalsim e gli altri guerrieri di strada della celebre serie picchiaduro.

Sicuramente, il capitolo più ricordato (e giocato) da tutti è quello di Street Fighter II. Questo gioco fu una vera e propria rivoluzione nel mondo dei videogames, poiché si rivelò essere la pietra miliare del genere picchiaduro come ancora oggi lo intendiamo. Di seguito, altre case come SNK (Art of Fighting, King of Fighters), Data East (Fighter’s History) e Namco (Tekken) si ispirarono, chi più chi meno, a SFII per creare altri titoli che avrebbero comunque contribuito ad arricchire il genere videoludico in questione. E’ bene precisare che il titolo sarà disponibile per le seguenti piattaforme: Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows.

 

STREET FIGHTER: UN CLASSICO INTRAMONTABILE

Sono diversi i classici intramontabili che occupano un posto speciale nella Hall of Fame dei videogiochi. Street Fighter è di diritto uno di questi. Quando pensiamo al precitato titolo del franchise, SF II, alla mente ci sovvengono i bei tempi andati. Quando i ragazzini di quel periodo frequentavano scure e chiassose sale giochi, illuminate solamente dalla luce delle coin-up da cui fuoriuscivano una serie di suoni e musichette elettroniche che inondavano prepotentemente l’apparato uditivo dei presenti. I giocatori, al comando del Super Mario, Sonic o Final Fight di turno, potevano qui inorgoglirsi dei punteggi ottenuti una volta superato un livello, mentre erano assistiti da amici o semplici spettatori curiosi.

I vecchi titoli di Street Fighter riuscivano a colpire le menti degli ex bambini che ebbero la fortuna di potervi giocare. Un picchiaduro che, come di consueto, non aveva una vera e propria trama e se l’aveva era comunque molto labile e fine a sé stessa. Questo era del resto il bello: iniziare la nostra avventura in giro per il mondo, malmenando gli avversari di turno in spettacolari incontri di strada e immaginarsi tante storie inventate dalla nostra mente, mentre eravamo accompagnati dai colorati stage di lotta e dal variegato roster di lottatori che potevamo utilizzare

STREET FIGHTER: IN PRINCIPIO C’ERA L’1

Il primissimo capitolo di Street Fighter venne lanciato da Capcom nel lontano 1987. SF I era sicuramente un titolo degno di nota per quei tempi, ma tutt’altro che esente da alcuni difetti, come la mancanza di fluidità delle animazioni e il sistema di controllo non del tutto perfetto.

Il gioco si basava su una serie di tasti da premere, decidendo tramite essi l’intensità di un colpo. Proprio per tale peculiarità, i pulsanti in questione si danneggiavano molto facilmente. Tuttavia, furono introdotte alcune novità degne di nota, come la possibilità di parare i colpi avversari oppure l’uso di mosse speciali, attuabili premendo una precisa sequenza di tasti. Nel 1991, fu il turno invece del secondo capitolo ed il resto è storia, come oramai saprete.

 

 

 

Per aggiornamenti su Street Fighter ed altre news sul mondo dei videogames, continuate a seguirci!