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Simona Molinari: la mia vita dopo Sanremo

scritto da admin

L’abbiamo vista sul palco dell’Ariston in occasione dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, dove ha presentato il brano "Egocentrica" nella categoria ‘Giovani proposte’. Lei è Simona Molinari e quel posto a Sanremo se lo è proprio guadagnato come la sua collega Arisa. Entrambe, infatti, hanno partecipato a SanremoLab e si sono così conquistate il diritto a salire sul palco di Sanremo 2009. Al Festival ha quindi presentato il brano , in parte autobiografico, "Egocentrica" e arrangiato in stile jazz-swing. Nella serata di Sanremo in cui i cantanti in gara hanno duettato con gli artisti famosi, Simona Molinari ha avuto l’onore di cantare al fianco di Ornella Vanoni.

Ai microfoni di Gingergeneration.it Simona smentisce, però, di essere come il titolo della canzone portata a Sanremo, "egocentrica" appunto. E anche a noi di Gingergeneration.it, che l’abbiamo incontrata proprio poco prima del live che la cantante aquilana ha tenuto giovedì 7 maggio al "The Palace" di Roma per presentare il suo disco d’esordio "Egocentrica", ci è parsa davvero una ragazza semplice, col sorriso sulle labbra, disponibile e speranzosa.

Leggete cosa abbiamo chiesto a Simona Molinari e che cosa ci ha risposto:

Cos’è cambiato dopo il Festival di Sanremo?
Finalmente ho un mio pubblico e un disco che mi sta dando tante soddisfazioni. Sento di avere una personalità precisa nella musica italiana. Tra i cambiamenti principali sicuramente ci sono gli sguardi della gente, forse mi guardano in modo diverso rispetto a prima. Io sono sempre la stessa, però!

Mi hai detto che ora senti di avere un’identità precisa, prima non l’avevi?
No, beh dopo il Festival di Sanremo vieni presa più in considerazione. Certo che, però, anche prima avevo una vita artistica.

Come hai fatto ad arrivare al Festival di Sanremo?
Ho partecipato alle selezioni, che tentavo già da quattro anni, anche se quasi non ci speravo più dato che non riuscivo mai a passarli. C’era anche Arisa con me! Non eravamo niente e nessuno, abbiamo vinto questo concorso ed è stata una grande soddisfazione per noi.

Come hai costruito la tua carriera di cantante? I tuoi genitori ti hanno assecondata?
All’inizio no, si sa che le dicerie sull’ambiente sono quel che sono, ma nel tempo hanno imparato a lasciarmi fare e per questo li ringrazio. Negli anni ho curato moltissimo lo studio e la preparazione, fino a quando ho cominciato a scrivere anche i testi delle canzoni e sono diventata una cantautrice. Tutto questo solo due anni fa. Così ho cominciato a girare per i festival musicali. Ah… ho anche fatto un musical con Giò di Tonno!

Com’è stato fare un musical?
Mi sono diveritita molto. E’ stata un’esperienza inaspettata per me quella del musical "Jeckyll & Hyde". Finito il musical sono partita in tournèe, con il mio trio, per il Canada dove abbiamo girato un bel pò. Lavoro con il trio (Raffaele Pallozzi, Fabio Colella e Fabrizio Pierleoni) da molto tempo e sono loro che mi hanno aiutata moltissimo a crescere e scrivere canzoni. Quando penso a qualcosa di nuovo da realizzare so che con loro posso farcela.

Oltre ad essere cantante quindi sei anche un’attrice?
Non mi reputo attrice, non ho mai seguito un corso di teatro, ma in compenso ci trascorrerei dentro ore ed ore. Penso la recitazione sia come il canto, una forma d’espressione da non prendere sottogamba, va studiata approfonditamente e soprattutto è un desiderio che devi avere dentro fin da bambino. Reciterei volentieri se qualcuno mi desse la possibilità, ma lo farei sapendo che la mia passione principale è la scrittura e la musica.

Da cosa hai preso ispirazione per scrivere "Egocentrica"?
Mentre facevo il musical "Jeckyll & Hyde" in cui avevo il ruolo di una prostituta che alla fine si innamora, diventando molto romantica… Parlo dell’egocentrismo come di una fragilità interiore: chiedere attenzioni è una forma d’aiuto il più delle volte ed è proprio questo l’egocentrismo per me. Ovviamente parliamo del mio personaggio teatrale poi nella vita sono un’altra persona! Resto egocentrica sul palco perchè chiedo che mi ascoltino quando canto altrimenti… se cantassi sola non avrebbe senso! L’egocentrismo è una forte debolezza degli artisti ed è la caratteristica che li spinge ad emergere.

Com’è nato il tuo incontro con Ornella Vanoni?
L’incontro è stato bizzarro. All’inizio ero terrorizzata perchè sapevo che lei non era un personaggio semplice. Mi dicevano: "è una donna che dice sempre quello che pensa" ed infatti… è stato proprio così! Quando mi ha vista per la prima volta ha esclamato: "Ah… ecco perchè l’ha presa Bonolis!". A primo acchito ci sono rimasta male ma, poi, mi sono ricreduta perchè ha ascoltato la canzone e mi ha fatto i complimenti. Da lì è nata un’amicizia ed ora ci sentiamo spesso: ho scoperto in lei una persona splendida, buona e genuina.

Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?
In Italia mi piace molto Patrizia Laquidara, L’Aura e Vinicio Capossela per i testi particolarmente originali. Tra gli artisti stranieri mi piace molto Peter Cincotti.

Sei diventata cantautrice: cos’è cambiato dentro di te?
Innanzitutto ho ascoltato molti cantautori e poi avevo un forte desiderio di scrivere, però non sapevo come fare, non riuscivo a trovare il modo nè la forma. Il mio primo brano ("Nell’aria") è stato scritto per un amico scomparso. Questo evento fortissimo nella mia vita è stato in grado di lasciarmi qualcosa di grande. Poi ho scritto "Egocentrica" col quale sono andata al Festival.

Dove ti vedremo impegnata quest’estate?
Innanzitutto c’è il live del 21 giugno a Milano ( Amiche per l’Abruzzo ). Ringrazio Laura Pausini che oltre ad averlo organizzato mi ha coinvolta: è un evento unico, siamo tantissime cantanti italiane e soprattutto siamo lo facciamo per l’Aabruzzo. Dopodichè mi troverete in locali e jazz-club e potrete trovare tutte le date sul mio sito o sul mio myspace.

Se dovessi dare un consiglio agli aspiranti cantautori…
Impegnatevi. Anche a quarant’anni arriverete dove vorrete, se avete passione. Poi se non succede nulla per lo meno avete fatto quello che volevate!

Ascolta qui sotto il saluto di Simona Molinari a Gingergeneration.it:

 Foto: Flickr.com