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Sanremo 2018: riassunto e recensione prima serata

scritto da Claudia Lisa Moeller

Questa prima puntata di Sanremo 2018 è andata. Come è stata la prima serata di questo Festival diretto da Claudio Baglioni?

I primi cinque minuti non hanno promesso molto bene. A parte la sigla cantata coralmente da tutti gli artisti (io ho capito solo il verso “po po po”) ecco che arriva Fiorello. Fiorello? Non doveva essere Claudio Baglioni il padrone di casa? Aveva ragione anni fa Loretta Goggi ad infuriarsi con il fu Mike Bongiorno che l’aveva fatta entrare in ritardo sul palco, quindi declassandola a spalla. Non si è mai visto un padrone di casa sparire e non presentare il suo lavoro e il suo festival.

Ha fatto entrare Fiorello, showman molto e fin troppo a volte elogiato, ad acchiappare anche i più scettici spettatori. Già questo è un punto negativo. Spetta proprio a Fiorello (l’ospite) elogiare e cantare il repertorio del padrone di casa Claudio Baglioni e il Festival che aspetteremo che incominci. Attenderemo circa mezz’oretta ed ecco alle 21,01 entrare Claudio Baglioni. Fiorello, e siamo alla prima pausa pubblicitaria, riapparirà alle 21.52: per nemmeno un’ora è sparito. Ripartono i momenti sketch da animatore (“Su le mani!”).

In più Fiorello entra e un protestante (non è chiaro cosa volesse) irrompe subito. E la protesta di rito (ormai) del Festival ce la siamo tolta. Un po’ anomalo che il disturbatore abbia fatto in modo di salire sul palco più seguito d’Italia.

Il palco non è brutto. Apprezziamo anche che a differenza dell’anno scorso, quando la co-conduttrice si è rifiutata in ogni modo di scendere le scale, quest’anno si è tornati ad usare le scale. Il palco, dicevamo, è bianco ghiaccio, con spunti minimal, ma ben poco spartisce con una scenografia che voglia ricordare il ’68 arcobalenesco hippie o i fiori celeberrimi di Sanremo.

Ormai sono spariti. Avrà avuto Fiorello nel far notare che quest’anno la RAI ha incassato più canone degli anni passati, ma è anche vero che la produzione ha investito proprio il minimo per i mazzi. C’è pure l’orrenda e puzzolente mimosa. Sono lontani i mazzi importanti e le costruzioni floreali più grandi dei cantanti stessi.

Inoltre i conduttori, anzi la conduttrice, l’attore e il direttore artistico, sono tutti vestiti sul nero con vestiti di alta gala. In un secondo Michelle Hunziker oscura il direttore e l’attore, che entrambi vorrebbero più ritagliarsi un ruolo nel mondo della musica e lasciare la struttura tv alla professionista che si inceppa non poche volte. C’è pure un momento tappabuchi nel quale saluta la famiglia in diretta tv e mancava solo un “Ciao mamma!”.

Ben presto Claudio Baglioni sparisce e lascia la bella conduttrice da sola a portare avanti lo show. Bisogna aggiungere che le vallette una volta leggevano proprio gli annunci, quindi una promozione e non: Michelle fa sempre le solite vecchie mansioni da showgirl. Peccato che all’esibizione di Elio e le storie tese la sua neutralità viene meno e incita il pubblico a votare per il gruppo. Non è questo contrario ad ogni tipo di regolamento? È anche scorretto nei confronti degli altri concorrenti.

(Da notare la disposizione del parentado della Hunziker in platea. Il marito Trussardi in corridoio e la figlia strategicamente piazzata dall’altra parte vicino al direttore generale della RAI Orfeo. Mia madre nemmeno un colloquio di lavoro mi fa avere per fare la stagista, altroché sedere vicino al capo delle reti pubbliche. Hunziker, spiega a mia madre che questo si chiama networking.)

Claudio Baglioni dopo una gag sugli occhiali perché non riusciva a leggere la scheda, riappare in video con due auricolari enormi a imboccarlo usando lo stratagemma di Gianni Boncompagni in “Non è la RAI” con la giovane Ambra. Un po’ ti chiedi perché il direttore che dovrebber sapere tutto del suo programma abbia così paura e si presenti come uno studente impreparato.

Con Fiorello, alla sua seconda entrata, ecco anche il sondaggio popolare ad alzata di mano. Pur non inquadrando la risposta del pubblico in sala si capisce perfettamente l’esito della votazione. Codardo modo di aggirare una legge, forse ingiusta, come la par condicio. Mentre è il corso il sondaggio Laura Pausini in collegamento telefonico malata e tossente fa da sfondo ai due che sembrano non capire che la cantante è al telefono (ma quanto ha pagato di chiamata?). A Sanremo, alle 22,01, a malapena tre cantanti si sono esibiti e ora il direttore artistico Claudio Baglioni incomincia a cantare una canzone (“E tu…”). Non è un po’ egocentrico? Il pubblico si alza ad esaltare il direttore che al momento è stato poco in video e si è limitato a cantare un suo brano oscurando i concorrenti in gara.

Alle 22.37 è il turno di Pierfrancesco Favino. Conquista la scena e incomincia anche lui a cantare. Perché a Sanremo mancano proprio i cantanti… Si lancia in un medley di canzoni popolari italiane. E alle 23.01 ci tocca pure la Hunziker canterina che non è proprio il suo forte. Ricordiamo l’atto di hubris di voler interpretare il ruolo che fu di Liza Minelli in Cabaret.

Ed ho detto tutto. Alle 00.30 quando tutti vorremmo solo andar a dormire arriva il cast del film in cui recita Pierfrancesco Favino e che uscirà a breve. Cantano o meglio Claudio Baglioni canta e loro buttano qualche parola a casaccio di “Bella senz’anima” di Cocciante.

Le canzoni in gara, le vere protagoniste di Sanremo 2018, sono come Claudio Baglioni. Appaiono poco in video. Sembra, quasi, che esse disturbano lo show che vorrebbe fare a meno di loro e diventare il festival del festival. Senza canzoni.

(Curiosità: i Decibel sembrano composti da Enrico Ruggeri e due cloni di Claudio Baglioni.)

Arriviamo al capitolo pubblicità. Io non me la ricordavo così assillante e frequente. Ti chiedi a che pro pagare un canone se poi a Sanremo sei tampinato da continua pubblicità ogni venti minuti.

Voto? 6-. personalmente avrei spento dopo l’entrata del comico Fiorello e controllato di tanto in tanto l’andamento. Non si capisce perché il protagonista Claudio Baglioni si sia nascosto. Soprattutto non capisco perché l’elemento hippie sia del tutto sparito quando in tutti gli spot è stato annunciato. L’arcobaleno appare nel finale.

Ogni fascia dell’arcobaleno segna il gradimento del pubblico in sala delle canzoni. Ho anche trovato poco corretto che grande spazio sia stato dato alle musiche altrui e non alle musiche in concorso. Anzi alle musiche del direttore quasi invidioso che non fosse lui trai concorrenti.

Non siamo un voto più basso perché viene il sospetto che Claudio Baglioni sia insicuro. Perché teme di aver selezionato brutte musiche? Perché ha riempito in ogni buco e anfratto ospiti VIP per intrattenere e distrarre l’attenzione da Sanremo 2018?

E tu cosa ne pensi di questa prima serata di Sanremo 2018?