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Levante presenta il disco Nel caos di stanze stupefacenti: “12 canzoni per 12 stanze dove mi sono rinchiusa”

scritto da Alberto Muraro

Milano, 31 marzo, è una caldissima mattina di inizio primavera e Claudia Lagona in arte Levante è pronta a presentare a GingerGeneration.it e ai giornalisti presenti in sala il suo nuovo disco Nel caos di stanze stupefacenti, in uscita nei negozi e nelle piattaforme online il prossimo 7 aprile. L’album, come spiegato dall’artista siciliana, nasce da una situazione di disagio, una confusione che ha dato vita a 12 canzoni che corrispondono alle 12 stanze dove Levante si è idealmente chiusa per comporre i pezzi. Ecco dunque cosa ci ha raccontato Levante riguardo al progetto!

Com’è nato il titolo di questo disco?

L’album nasce dalla necessità di raccontare il caos che si sviluppa dal silenzio. Le stanze dove sono entrata, che corrispondono ai pezzi, sono stupefacenti perché rappresentano lo stupore che subentra quando, anche in situazioni dolorose o complicate, la vita riesce comunque a stupirti.

Tutte le tue copertine sono sempre molto particolari. Da dov’è scaturita l’idea di quella di Nel caos di stanze stupefacenti?

Sì ogni copertina dei miei dischi ha un significato particolare. In Manuale Distruzione indossavo l’abito da sposa di mia madre, è un omaggio ai miei genitori. In Abbi cura di te invece ero seduta su un cervello e tenevo un cuore in mano, mentre in questa ci sono io in culotte e maglietta che cado da una poltrona e finisco su uno specchio. Da un certo punto di vista noterete un certo egocentrismo, in quest’ultima ci sono io stessa che guardo me e le mie fragilità: anche le canzoni del disco, se ci fate caso, hanno sempre la prima persona nel titolo. Mi è spiaciuto in ogni caso che in molti mi abbiano criticato questa scelta “scollacciata” (cosa non si fa per due like in più!”) ma credetemi che ho interpretato la cosa come se io fossi stata una bambna, con tutta la spontaneità del caso.

Nell’album la tua voce emerge più che in altri. Possiamo parlare di un disco “incazzato”?

Si di certo la voce ha un ruolo preponderante, ma è anche vero che Nel caos di stanze stupefacenti è anche un album fatto molto di batteria, che in un certo senso si esprime una certa rabbia. Questo disco, forse più di altri, è stato pensato per essere suonato dal vivo, anche perché ormai noi artisti viviamo soprattutto di concerti, più che di copie vendute.

In “Non me ne frega niente” critichi il modo in cui le persone usano i social. Vuoi approfondire l’argomento?

Sì, trovo che le persone spesso li usino a sproposito, in modo molto superficiale. Dal vivo, sei portato a dire certe cose, mentre sul web non hai filtri. La frase e la critica che inserisco nel testo della canzone (“Je suis Paris”) è nata dopo la strage del Bataclan e in considerazione delle reazioni delle persone sui social, dal mio punto di vista esagerate.

Cosa ci puoi raccontare delle tue collaboraziono con Fedez e J-Ax in Assenzio e con Max Gazzé in Pezzo di me?
Con Ax ci siamo sentiti tempo fa al telefono, mi ha fatto piacere collaborare con lui e Fedez, nonostante il loro genere sia molto diverso al mio. Mi hanno permesso di scegliere la canzone che avrei potuto interpretare, e ho trovato che Assenzio avesse un bel messaggio. Con Max Gazzé invece ho scritto un pezzo molto ironico, sono affezionata a lui, che per me è come un padrino, quando era uscita Alfonso, nel 2013, avevo avuto l’onore di aprire le tappe del suo tour!

Il confronto con Carmen Consoli ti spaventa? Pensi che la vostra “sicilianità” abbia un’infliuenza sulla musica che fate?

Il paragone con Carmen, che amo, mi imbarazza, lei è il massimo e non mi sento assolutamente al suo livello. Certo, mi fa onore, però mi sento strana ogni volta che mi acccostano a lei! Sicuramente, per quanto riguarda il nostro essere sicule, c’è un’influenza sulla musica che produciamo: siamo entrambe donne forti con un carattere forse spigoloso. Anche il cantato, un po’ roco e raschiato, di sicuro proviene dalla nostra terra!

 

Acquisterete il nuovo disco di Levante? Vi piace questa artista?

 

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