GingerGeneration.it

Festival di Roma: Il presidente di giuria Sergio Castellito parla delle proteste

scritto da Laura Boni

Sarà un’inaugurazione all’insegna di emozioni e proteste quella di stasera a Roma. Alla Festival Internazionale del cinema, infatti, per la giornata di oggi è stata annunciata una protesta contro i tagli attuati dal governo al FUS, Fondo unico per lo spettacolo, che sovvenziona il mondo del cinema.

Occupazione

Ieri era stato annuncata l’occupazione del tappeto rosso, approvata da parte di circa 500 rappresentanti del settore cinematografico italiano, che hanno deciso di portare avanti la protesta cominciata venerdì scorso con l’occupazione della Festival di Roma. "Spero che venga mantenuta la diginità sia della protasta che del Festival" ha dichiarato il presidente di giuria Sergio Castellito,"ho acconsentito di leggere sul Red Carpet il Manifesto della protesta". I motivi del malcontento sono i tagli che il governo ha varato a danno del settore cinematografico.

La necessità di un film

Castellito ha colto l’occasione dell’incontro con la stampa per raccontare come sta vivendo il suo ruolo di presidente della giuria di questa quinta edizione del Festival di Roma. "Vedo il mio ruolo come un coordinatore di talento e capacità critica dei giurati; quando guardo un film o lo devo giudicare la necessità di un film è la prima cosa che mi colpisce e vorrei che fosse questo il metro di giudizio." L’attore italiano spiega che la necessità è una cosa personale, che anche brutti film posso fare successo perchè molte persone ne sentivano la necessità; è una cosa che si intrave quando si esce dalla sala e si è toccati dalla storia o non si riesce a smettere di ridere, quando si torna a casa e si ripetono le battute del film perchè si sposano perfettamente con la propria vita.