GingerGeneration.it

Batman contro il Caos

scritto da admin

Il male ha diverse sfaccettature e personificazioni, ma ce n’è una che fa più paura di tutte: quella del criminale che agisce senza alcuna regola morale, senza alcun piano, basandosi sul puro istinto e senza uno scopo preciso nel suo agire, se non far soffrire.

Due cattivi cattivissimi
Joker, il cattivissimo co-protagonista de "Il Cavaliere Oscuro", da poco nei cinema italiani, impersona (splendidamente, grazie all’interpretazione del defunto Heath Ledger) questo tipo di male. Le vittime di Joker non sono solo i malcapitati che si trovano sotto i suoi coltelli affilati pronti ad "allargare sorrisi" sulle loro facce, ma anche – soprattutto – coloro che nella debolezza si lasciano corrompere da lui, che lasciano emergere il lato più malvagio nascosto nei loro cuori, diventando a loro volta dei mostri.

E’ il caso del procuratore Harvey Dent (Aaron Eckhart), ferito nel profondo da Jocker e stimolato dal criminale clown a trasformare la rabbia in vendetta contro i presunti responsabili del suo dolore (la morte dell’amata Rachel).

Il Caos e il Caso nemici del Bene
Ma Joker e Due Facce (questo è il nome del mostro in cui Harvey Dent si tasforma) son due aspetti del male profondamente diversi: mentre il Joker è convinto che l’esistenza sia governata dal Caos, che non ci siano regole o principi ordinatori, che il mondo in cui viviamo sia in balìa dell’ anarchia, Due Facce è un uomo giusto, anzi il "migliore dei giusti" – come sottolinea Batman/ Bruce Wayne – che dopo l’incontro con il male assoluto (Joker) smette di credere nella giustizia umana e si appella al Caso, alla sorte decisa da un’entità non ben definita e che manifesta la sua volontà con il "lancio della monetina".

Il poliziotto buono e l’eroe sovrumano
C’è chi ha descritto Il Cavaliere Oscuro come il primo film di Batman in cui il verio protagonista è il male, impersonato dal cattivissimo Joker e dal "cattivo a metà" Due Facce di cui abbiamo appena parlato, ma non possiamo sottovalutare il ruolo essenziale svolto dai due "buoni" nel film di Christopher Nolan (già regista di Batman Begins). Si tratta del tenente Gordon (Gary Oldman) e dell’eroe dark per eccellenza, Batman, il Cavaliere Oscuro del titolo (interpretato da un duro Christian Bale). I due personaggi fanno da contraltare ai cattivi del film: il tenente Gordon, impegnato con tutta la sua fragile umanità nel tentativo di difendere Gotham City dal terribile Joker e di liberarla, al contempo, dalla mafia, è speculare a Due Facce: ex colleghi di lavoro nella lotta contro il crimine, i due si trovano a fronteggiarsi sullo stesso piano, umano, della sofferenza per la perdita dei propri cari. A muovere entrambi è il cuore, con i sui sussulti e le sue debolezza.

Lo scontro tra Male e Bene
Su un alro piano, invece, si fronteggiano Batman e Joker: per combattere il male assoluto ed inspiegabile è, infatti, necessario appellarsi ad una forza quasi sovrumana, eroica come quella di Batman, che decide di abbandonare la vita di comune mortale per abbracciare in pieno quella di sacrifici del "cavaliere senza macchia".
Batman mostra a Joker come il rispetto delle regole e della dignità umana siano i veri pilastri della vita, e come l’umanità intera (rappresentata dagli abitanti di Gotham City) comprenda ciò, nel profondo dell’anima. La sequenza più rappresentativa in questo senso è quella dei due traghetti in ostaggio di Joker: uno con un carico di detenuti, l’altro pieno di normali cittadini. Ciascuno può decidere di salvarsi facendo saltare in aria l’altro, ma nessuno trova giusto decidere della morte altrui . E questo destabilizza immensamente Joker, che pensa agli uomini come a bestie egoiste interessate solo alla propria sopravvivenza.

Batman l’irreprensibile vince la battaglia, ma a costo di sacrificare la sua vita normale in nome di un più alto ideale: d’altronde, "un uomo non può sopportare tutto questo". Un supereroe si, però.
Ecco che Batman accetta la propria natura sovrumana, in virtù della quale ha potuto sconfiggere un male altrettanto inumano.

NB: nonostante la censura italiana abbia deciso di non porre limiti alla visione del film, alcune scene sono molto forti non tanto in termini di esplicita violenza fisica, quanto piuttosto per la sofferenza psicologica che veicolano. Sconsigliamo la visione del film ai minori di 14 anni (come hanno fatto in molti paesi europeri, dalla Gran Bretagna all’Olanda).

Guarda il trailer de "Il cavaliere oscuro"