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Amici 18 – Il Serale: la recensione della prima puntata del 30 marzo

scritto da Alberto Muraro

Lo scorso 30 marzo è ufficialmente iniziato su Canale 5 il serale di Amici 18, la trasmissione condotta da Maria de Filippi che da qui a maggio inoltrato andrà alla ricerca della nuova star della musica e del ballo italiani. Com’è andata?

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Molto bene, dobbiamo dire. Ma d’altra parte c’era da aspettarselo, considerato l’ottimo cast che la produzione è riuscita a mettere insieme quest’anno. Amici 18 è infatti una delle edizioni del talent di Mediaset migliori degli ultimi anni, per varietà artistica e per valore di ogni singolo alunno.

La diciottesima edizione di Amici vanta infatti talenti puri, originali. Nella categoria canto, per esempio, troviamo gli spunti indie di Mameli, la trap spruzzata di pop di Alvis, il rap di Jefeo, o ancora la lirica di Alberto Urso e la “classicità” di un’artista come Tish. Dalla parte del ballo, inoltre, hanno spazio la break dance di Mowgly (il primo eliminato) ma anche la parte classica di Rafael o ancora la versatilità di uno straordinario Vincenzo, probabilmente il concorrente più sottovalutato di questa edizione.

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Alla prima puntata del serale di Amici 18 abbiamo insomma assistito ad uno spettacolo coinvolgente e mai noioso (anche se forse un po’ troppo lungo) che ha dato spazio ad ogni singolo concorrente. Nessuno è rimasto fuori, nessuno è stato dimenticato, segno che in questa edizione più che in altre si sente il bisogno di non favorire nessuno ai danni degli altri.

Maria de Filippi, regina della tv (e gli ottimi ascolti lo confermano) è stata in grado, ancora una volta, di dare vita ad un prodotto televisivo che funziona. Ma non solo. Più che mai ad Amici 18 si è vista la qualità vera, la voglia di imparare e l’umiltà. Non è un caso in questo senso che gli artisti più spocchiosi (come Alessandro Casillo) siano rimasti fuori da questa importante fase.

Unica vera pecca di questo serale? Il meccanismo di eliminazione, davvero troppo macchinoso e complicato da seguire. Con ogni probabilità, in ogni caso, la produzione di Amici 18 aggiusterà il tiro nelle prossime settimane, rendendo le eliminazioni più rapide e soprattutto intuitive da seguire.

Per il resto, tutto ottimo, a partire dalla scelta della diretta, che non ha per fortuna inficiato in alcun modo gli incredibili quadri del coreografo Giuliano Peparini, vero e proprio fiore all’occhiello di una trasmissione in continua evoluzione. Ci riserviamo invece ancora qualche puntata per poter giudicare il ruolo dei due direttori artistici Ricky Martin e Vittorio Grigolo: il primo l’abbiamo visto un po’ distaccato, mentre il secondo decisamente troppo “su di giri”.

Che cosa ne pensate della prima puntata del serale di Amici 18?