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11 settembre: riflessioni su un evento che ha cambiato il mondo

scritto da Claudia Lisa Moeller

Oggi è l’11 settembre. In America anche nota con la data 9/11. è una data che per alcune di voi è solo legata ai fatti storici avvenuti quando eravate o appena nati o nemmeno esitavate.

Quindi forse parte della retorica e dello sgomento attorno a questo evento per voi sarà estranea. E sorriderete alla battuta salace di Family guy o I Griffin in italiano:

Fu un evento shock per tutto il mondo: pensare anzi vedere sotto i propri occhi una città simbolo dell’occidente rasa al suolo da due aerei che entravano nelle Torri Gemelle. A loro volta simbolo con la Statua della Libertà di New York.

Fu un momento di panico, angoscia e di completo annichilimento. Persino i grandissimi Stati Uniti d’America conoscevano la guerra sul loro territorio. La distruzione arrivava dal cielo e distruggeva l’emblema di un paese che era stato negli ultimi 50 anni il più forte e il più potente. Meta di sogni e di speranze di molti. Era veramente il paese dove i sogni diventavano realtà. Tra le macerie, la polvere, il fuoco e la morte New York testimoniava come in un film apocalittico che la fine poteva arrivare da ovunque e per chiunque.

Seguirono due guerre sanguinose che ancora oggi hanno i loro morti ed effetti negativi sulle vite di milioni di persone. Anche la nostra stessa vita non è più stata la stessa dopo l’11 settembre. Le torri cadevano giù in un’esplosione di fuoco. Guardavamo con angoscia le piccole formiche che si buttavano dai piani più alti perché il caldo era troppo soffocante. O la morte bruciati o la morte per infarto, si sono augurate quelle formiche. Quelle formiche erano persone. Ci siamo tutti stretti e angustiati sentendo al TG o alla radio (su Internet ancora non ci informavamo) i danni e il numero delle vittime. Pregavamo quando una mamma o un marito cercava qualcuno. Purtroppo il più delle volte pregavamo invano.

11 settembre è una di quelle date che non solo sono entrate tristemente nella storia per il numero di morti (quasi 3000), ma anche nelle nostre vite di tutti i giorni. Se prendete un aereo, lo avvertite di più. Dove potrebbero attaccare ancora i terroristi? La scia di sangue improvvisa e del panico prima era mossa da Al- Quaida e ora dall’ISIS poco cambia. Gli scenari sono stati diversi: Londra, Parigi, Bruxelles.

Oggi è l’11 settembre una data che ha sconvolto una città, un Paese, il mondo e anche noi. Ognuno di noi, se può ricordarselo, ha ben impresse quegli aerei che accoltellavano le due torri. L’11 settembre ha inaugurato un clima di terrore e di sfiducia nel prossimo. Proprio con l’inizio del nuovo Millennio il mondo (per lo meno occidentale) si riscopriva molto più debole e fragile di quello che credeva.

L’11 settembre va ricordato per i suoi morti innocenti. Innocenti che vanno ricordati che erano al lavoro, studiavano o stavano solo passeggiando per New York. Innocenti che meritano il ricordo. Non l’odio che c’era dietro e che ha mosso e continua a muovere le stragi.

E tu come ricorderai l’11 settembre?