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Tredici 2: la recensione dell’ultimo episodio della seconda stagione

scritto da Roberta Marciano
tredici 2 bryce

La seconda stagione di Tredici è finalmente arrivata su Netflix. Nell’ultimo episodio ci sono nuove riveazioni. Eccoci un mese dopo il processo e l’arresto di Justin e Bryce. La vicenda riprende dal racconto di Jessica che in tribunale rivive i tragici momenti di quella notte in cui è stata violentata, rivolgendosi direttamente al ragazzo. In questa occasione viene ripresa anche la confessione di Hannah, tratta dalle sue cassette, così come le testimonianze di altre ragazze.

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In questa parte tutte le donne protagoniste della serie raccontano le molestie subite. Una scena che non ha che fare direttamente con il processo ma evidenzia le continue molestie e aggressioni che le donne subiscono quasi quotidianamente. Un messaggio molto potente che sottolinea l’importanza di un tema ancora delicato. A Bryce viene data la libertà vigilata mentre non va altrettanto bene a Justin che viene detenuto nel carcere minorile.

L’ultimo episodio si concentra anche sul funerale della ragazza, un modo per rendere omaggio alla ragazza e per tutti di trovare un po’ di pace e sulla ritrovata serenità tra i compagni coinvolti nelle cassette. Dopo il funerale Olivia Baker consegna a Clay una lista scritta da Hannah, sui motivi per non togliersi la vita: il numero del ragazzo appare ben due volte insieme ad altre piccole speranze.

I ragazzi sembrano aver trovato la pace a eccezione di Tyler che, bullizzato ancora dai compagni, decide di farsi giustizia da solo. Con il suo arsenale di armi prova a fare irruzione a scuola ma sarà Clay a dissuaderlo.

Ciò che lascia più a desiderare di questo ultimo episodio è proprio il finale. Lascia intendere che Clay pagherà le conseguenze per aver tentato di salvare e proteggere Tyler ma, per l’intensità della serie che è stata per tutto il tempo concentrata sul processo, ci sembra un finale un po’ riduttivo.

Cosa ne pensate del finale di stagione di Tredici?