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Sherlock 5: Mark Gatiss e Steven Moffat rivelano cosa potrebbe accadere nella nuova stagione

scritto da Alice Giusti
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Continuano a ricorrersi i rumor su una possibile quinta stagione di Sherlock e i due creatori della celebre serie tv della BBC, Mark Gatiss e Steven Moffat, stanno rilasciando interviste per chiarire alcuni aspetti della quarta stagione appena andata in onda e sul possibile sviluppo delle avventure di Sherlock Holmes e John Watson in un’eventuale quinta stagione.

Alla fine della puntata 4×3, The Final Problem, abbiamo ritrovato i due protagonisti interpretati da Benedict Cumberbatch e Martin Freeman alle prese con la “normale” risoluzione di casi dal loro appartamento al 221B di Baker Street. Nella scena finale, inoltre, si vede il detective e il dottore uscire a corsa da un edificio chiamato Rathbone Place: una scelta che è stata voluta da Gatiss e Moffat per omaggiare l’attore Basil Rathbone che ha interpretato Sherlock Holmes nei relativi film degli anni ’30 e ’40.

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È dunque la fine per Sherlock? Potrebbe essere, ma secondo i due autori la fine della quarta stagione potrebbe semplicemente essere l’inizio di un nuovo e importante capitolo nella vita di Sherlock Holmes. Mark Gatiss e Steven Moffat sembrano già avere in mente quale direzione dare alla quinta stagione, se e quando si farà. Il punto di svolta nella quarta stagione è stata la presa di coscienza da parte del detective privato del suo essere una persona emotiva e del fatto che proprio la sua capacità di provare sentimenti lo rende più brillante dei suoi due fratelli, Mycroft e Euros.

“La nostra intenzione originale con la serie era quella di tornare all’inizio della storia e vedere i due protagonisti come uomini giovani e riportarla alle sue impostazioni di fabbrica. Quello che è successo, invece, è che abbiamo creato la storia di come lo Sherlock Holmes e il Doctor Watson che tutti abbiamo sempre conosciuto siano diventati quegli uomini. È una sorta di prequel”, ha spiegato Mark Gatiss a RadioTimes.com.

“La ragione per cui abbiamo terminato la quarta stagione con Rathbone Place è che, se dovessimo tornare – e ci piacerebbe molto farlo – potremmo iniziare con facilità vedendo Sherlock bussare alla porta per dire a John ‘Vuoi venire fuori a giocare?’. Sono diventati i due eroi che noi abbiamo sempre saputo sarebbero diventati”.

Parlando in modo particolare dell’evoluzione di Sherlock, Gatiss ha aggiunto che adesso il detective si sente più sicuro di sé. Suppongo che Sherlock adesso abbia finalmente capito che è più forte e più intelligente di Mycroft in un certo senso. Non perché è veramente più intelligente – anzi lo è meno – ma perché le sue emozioni, le sue connessioni con gli altri esseri umani, la saggezza che ha appreso dalle connessioni che ha avuto con il mondo, lo rendono più forte”.

“Adesso lo vede, in parte a causa di suo sorella Euros che non ha nessun tipo di connessione con il resto del mondo, è solo cervello, ma non capisce niente di quello che vuol dire essere umana. Questo ha fatto sì che Sherlock realizzasse che tutto quello sui cui ha lavorato, che ha provato ad allontanare da se stesso e negare su se stesso è ciò che lo rende il più forte”.

“Non è più intelligente di Euros o Mycroft ma vincerà sempre contro di loro perché è migliore e più forte. Questo è lui che diventa lo Sherlock Holmes di Basil Rathbone e Jeremy Brett [altro attore che ha interpretato il detective nato dalla penna di Conan Doyle], quello a cui siamo abituati, il vecchio uomo saggio… che è sempre terrificante e freddo ma ha un cuore che non metti mai in discussione”.

Inoltre, Mark Gatiss e Steven Moffat hanno rivelato che avevano pensato di inserire la scritta “the beginning” (l’inizio) alla fine di The Final Problem, ma di avere rinunciato perché sarebbe stato “troppo dozzinale”.

Vi piacerebbe vedere una quinta stagione di Sherlock?