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Lady Gaga a GQ: "Per me il lavoro non finisce con le canzoni, c'è la moda."

scritto da Alice Ziveri

GQ di Novermbe, in edicola dal 3, porta in copertina la signorina Germanotta con rossetto color sangue, capelli più gialli che biondi, sopracciglia scure e reggiseno a propulsione.
"Non intervisterai mai più un’artista di 20 anni così concentrata e appassionata. Neanche per sogno". Esordisce così la sua intervista, con uno schiaffo da diva ben assestato. La domanda è sempre quella: ma ci è o ci fa?

Dall’underground ai palchi mondiali

A un mese dalla tappa italiana del suo Monster Ball Tour, Stefani Joanne Angelina Germanotta racconta il suo percorso artistico, a partire dagli esordi sulla scena burlesque di New York, una scena underground non esattamente fatta di strass e lustrini. Dove però dice di avere trovato sè stessa.
In superficie, non c’è niente del pop superprodotto di Lady Gaga che la rende diversa dal resto della musica commerciale moderna, ma è tutto il pacchetto che va valutato: "Credo di avere il giusto concetto di pop e di sesso. Ho fatto un gran disco, non c’è altro da dire e alla maggior parte dei fan interessa solo saltare dietro quel ritmo killer. Per me il lavoro non finisce con le canzoni, C’è la moda, la performance, e le vibrazioni di energia che rimbalzano negli occhi dei fan e mi tornano indietro".
E a proposito di moda, re Giorgio Armani si è scomodato per collaborare a ideare le sue folli mise: "Ognuna è disegnata e messa a punto con lei, che partecipa sempre al progetto con grande disponibilità ed entusiasmo", ha dichiarato. "Quello che più mi diverte, in questa collaborazione, è la libertà con cui entrambi ci esprimiamo e che mi permette di raccontare l’essenza di artista di Lady Gaga, in forma e modi di assoluta originalità. Lei ha visto in me un “tocco magico” ben oltre la definizione di classico e io ho colto in lei un senso di forte eleganza che trasfigura anche gli abiti più eccentrici".
L’ascesa di Lady Gaga è stata rapida, inesorabile e globale. "Ho sempre voluto essere una star. Mi sacrifico, soffro e sanguino per coltivare la mia creatività". E alla domanda se, da ragazza, della celebrità non aveva un po’ paura si è messa a ridere. "Non mi importa di non poter andare a fare la spesa al negozio sotto casa. E non mi importa di non poter andare in un club a ubriacarmi per paura di essere fotografata. Non lo faccio e basta. Sto a casa a lavorare. Faccio musica e arte per vivere".