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La notte di Vasco: recensione tra televisione e radio.

scritto da Claudia Lisa Moeller

Chi non ha comprato il biglietto per il concerto di Vasco Rossi, ora ha fatto un grande scoperta stanotte. Il concerto mandato in onda su RAI 1 non era un concerto. Cosa ovvia per molti, ma non per tutti. Sono stati venduti, oltre ai 220 mila spettatori live a Modena, altri biglietti per i cinema. I cinema hanno mandato in streaming l’intero concerto.

Quello che è andato in onda sulla RAI era ben diverso da un concerto. Live. I diritti, d’altronde, erano stati venduti ad oltre 1400 sale cinematografiche:

Per lo meno. Molte pause del verboso Paolo Bonolis che ovviamente doveva riempire i momenti di vuoto con i suoi commenti. Aneddoti e battute a gogò. Certamente un fastidio per chi voleva sentire la musica di Blasco. Intramezzi, il più delle volte, non proprio piacevoli per chi voleva sentire la musica.

Tutti abbiamo quell’amico che commenta in continua un film e ci spiega cosa sta accadendo. Figuriamoci avercene uno pagato per raccontarci un concerto e parlare sopra la musica!

Peggio se l’è vista chi, invece, aveva optato per la radio. Il concerto, stando ai palinsesti, doveva andare su RADIO 2. Così si legge anche sul sito. Scrive LIVE, dal sito non è possibile sentire la musica di Vasco Rossi. Ufficialmente il concerto è terminato alle 00.40. Non è stato nemmeno salutato il pubblico che in realtà ha sentito della musica elettronica. Almeno dal sito web.

Il concerto, inoltre, è andato in onda sul primo canale. Sulla app e sul sito era possibile seguire in diretta streaming dell’evento. O almeno quello che la RAI ha potuto mandare in onda. In più se eravate all’estero, era impossibile accedere al programma tv. Eurovision neanche a parlarne. Anche perché, diciamo onestamente, non è proprio famosissimo Vasco Rossi fuori dai confini italici. Un po’ come altre popstar e rockstar legate alla propria lingua e poco note fuori dai confini nazionali.Di nuovo non si capisce perché sia chiuso lo streaming, di tanto in tanto e di certe reti, fuori dai confini nazionali.

In mattinata tardi è stato anche caricato su RAI REPLAY l’intero programma. Visibile anche dall’estero. Anzi no.

Un po’ viene il sospetto che una tale chiusura del concerto su Internet sia stata dovuta ad una questione di diritti di autore. Se Vasco Rossi, però, ha fatto davvero la storia di questo Paese e non solo musicalmente ma anche socialmente, ci chiediamo un po’ perché non si potesse maggiormente condividere questo evento sulla rete. Internazionalmente poteva essere una grande occasione per far conoscere Vasco Rossi e la sua musica. Una grande occasione. Un concerto record che entrerà nella storia.

Voto? 6. Non doveva la RAI far credere con la sua pubblicità che l’evento sarebbe stato accessibile a tutti da casa. Per una questione di diritti TV non era possibile. Se Vasco Rossi ha fatto la storia italiana, allora è di tutti. Tra l’altro cosa ha pagato la RAI per mandare in onda questo concerto a pezzi? In più se proprio non si poteva mandare in onda il programma integrale, non si potevano trovare migliori intermezzi? Inoltre spiegare al telespettatore che non vi sarebbe stata nessuna diretta sarebbe stato più onesto… e apprezzato.

A questo punto, visto che comunque non si poteva vedere LIVE sulla RAI, non si poteva pensare una trasmissione più “ecumenica”? Se il concerto non si poteva mandare in onda, allora perché non confezionare una vera e propria trasmissione tv? Magari anche investendo un po’ di più sugli ospiti… Anche chi non fosse stato fan del cantante avrebbe magari seguito più volentieri lo show. Così la trasmissione su RAI 1 pareva un concerto origliato di nascosto e nel mezzo i commenti del solito amico chiacchierone…

E tu cosa ne pensi del concerto di Vasco Rossi mandato in onda su RAI 1?