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Grignani ora "Cammina nel sole"

scritto da admin

Da venerdì 14 marzo è in vendita in tutti i negozi di dischi “Cammina nel sole”, l’ultimo album di Gianluca Grignani, e da lunedì 17 è in rotazione su tutte le principali reti musicali il videoclip del singolo sanremese che gli dà il nome. Il trentacinquenne cantautore milanese ritorna così a far parlare di sé dopo due anni di silenzio musicale, periodo interrotto bruscamente la scorsa estate da quell’”Operazione paradiso” che lo aveva portato suo malgrado al centro della cronaca.

“Cammina nel sole” – l’album: ritorno alla speranza
“Cammina nel sole” è il suo settimo cd, composto da undici inediti. È un disco sfaccettato cui ha lavorato intensamente per otto mesi, formato da brani diversi nei ritmi, nelle emozioni e nei temi trattati. Il risultato complessivo è un album che rappresenta “un ritorno alla speranza”, positivo nel messaggio che vuole lanciare riguardo al futuro.

"Cammina nel sole" – il singolo: cammino verso il sole
Anche la canzone presentata al Festival di Sanremo che ha dato il titolo al disco è un inno alla vita, una ballata rock che trasmette un messaggio sicuramente positivo. "E’ un cammino verso il sole. Stavolta ho sentito l’esigenza di esporre meno il mio malessere e di comunicare ottimismo. Lasciamoci illuminare in un momento così buio, questo era il messaggio che volevo dare agli altri. Nel video (guardalo qui sotto), Gianluca attraversa di notte le strade tenebrose di una città, incontrando figure inquietanti che cercano di impedirgli di proseguire il percorso. Ma lui non si scoraggia e approda finalmente in un altopiano caldo e luminoso che trasmette una forte sensazione di speranza e serenità.

“L’acqua nel deserto”, inno di liberazione dalla schiavitù della droga 
Ma “Cammina nel sole” non è l’unica canzone che trasmette ottimismo. Anche “L’acqua nel deserto”, infatti, vuole lanciare un messaggio estremamanete positivo: è possibile liberarsi dalla schiavità della droga. Canto di mali che possono farci sbagliare e della mia coscienza nuova di restare in piedi. Per rischiare di vivere. Alla fine dico che anche senza averla, resti in piedi”.

La cocaina, una "destinazione paradiso" che si è rivelata un’inferno
Già, perchè Gianluca questo “male” lo conosce bene: “E’ vero, ho fatto uso di cocaina” ha confessato poco prima della sua partecipazione al Festival a Vanity Fair. Ma dal giorno in cui, con "Operazione paradiso", è finito sui giornali, Grignani ha detto basta. "Non vorrei doverlo dire, ma quel casino un po’ mi ha fatto bene, mi ha svegliato. Sono rimasto malissimo dal modo in cui i mass-media hanno trattato i miei problemi, ho sofferto molto, ma ora ne sono uscito e ho solo voglia di ricominciare attraverso la mia musica.

Ho incominciato da ragazzo, perché lo facevano gli altri, per divertimento, soprattutto per la voglia di provare. Mi è sempre piaciuto provare di tutto, e l’ho fatto. Poi il successo enorme che ho avuto con “Destinazione Paradiso” mi spaventò molto così sono fuggito dentro me stesso… ero ancora un ragazzo ingenuo perciò mi sono perso. Ma chiariamo, è stata una stronzata, un errore tremendo.”

Si, perché Gianluca alla fine ha capito che ciò che era convinto lo potesse portare in paradiso, in realtà lo stava inghiottendo in un inferno: “La cocaina distorce la percezione reale delle cose. Pensi che ti faccia stare meglio e, invece, amplifica i tuoi problemi, te li fa sembrare insormontabili. Ti dà l’impressione di avvicinarti agli altri, perché sniffi in compagnia, ma, in realtà, ti allontana dalle persone. E, contrariamente a quanto si dice, dà assuefazione. Diventa una routine: quando esci c’è sempre qualcuno che ne ha un po’ e, se non c’è, ti sembra di non divertirti. Il giorno dopo, poi, ti senti addosso un peso enorme. Oltre a quello dell’alcol. Perchè la cocaina ti porta anche a bere di più”.

Strane parole se pronunciate da un cantante: non è forse vero che molti musicisti affermano di aver scritto le loro migliori canzoni sotto l’effetto di sostanze stupefacenti? "A me non è stata d’aiuto. Anzi. È vero che negli anni Settanta molti musicisti facevano uso di stupefacenti, ma erano sostanze diverse. E la sa un’altra cosa? Sono convinto che se anche John Lennon non avesse mai fumato una canna in vita sua, Imagine l’avrebbe scritta lo stesso".

La sua mente va anche alla prima figlia, la piccola Ginevra, avuta dalla moglie Francesca nel 2005: Il fatto di aver provato la droga, mi consentirà di trovare il modo migliore per convincerla a non farlo. Non dico che ci si debba drogare, ma sono convinto, in questo caso, di avere un’arma in più rispetto a chi questa esperienza non l’ha fatta.”

Infine, un invito rivolto a chi ascolta la sua musica: “Io fatico a trovare risposte da Dio, ma lo interrogo spesso. E un messaggio che vorrei dare è proprio questo: ragionate con la vostra testa, interrogatevi. Sicuramente uno dei modi migliori per non cadere in una trappola profonda!


Guarda il video di "Cammina nel sole"