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Disincanto – Netflix: trama e recensione dell’episodio 1×04

scritto da Alberto Muraro

Una principessa perennemente ubriaca di nome Bean, un simpatico folletto dei boschi di nome Elfo e una bizzarra creatura simil demoniaca di nome Luci. Questi, grossomodo, i simpatici protagonisti di Disincanto, la nuova serie originale Netflix prodotta da Matt Groening.

Proprio così: lo straordinario padre dei Simpson e di Futurama ha deciso di mettersi al lavoro sulla sua prima serie fantasy, ispirata a capolavori mainstream come Game of Thrones ma con il suo inconfondibile tocco comico. Disincanto (Disenchantment in inglese) mira dunque a rivoluzionare le regole del gioco. Niente eroi ed eroine perfetti e senza macchia, anzi tutto al contrario. Il capovolgimento di ruoli e di situazioni è proprio il punto di forza della serie, che punta così a farci sbellicare dalle risate e a prendere un po’ in giro le tanto abusate atmosfere fantasy.

Disincanto di Matt Groening è stato reso disponibile su Netflix lo scorso 17 agosto con la prima, attesissima stagione, composta da 10 episodi della durata di circa 20 minuti ciascuno. Qui sotto trovate la trama e la recensione del primo episodio, intitolato.

 

DISINCANTO 1X04 – Strage alla festa del castello

Chi da questo quarto episodio di Disincanto si aspettava una continuazione dell’esilarante puntata precedente sarà rimasto molto deluso. Matt Groening ha infatti deciso di abbandonare (per ora?) la storyline della fuga dei demoni raccontando la storia di uno sfrenato party al castello di Dreamland.

Bean e i suoi amici sfruttano la convalescenza del re Zog, che ha bevuto per errore dell’acqua contaminata, per organizzare una mega festa a corte. I tre invitano la qualunque, ma non si aspettano di vedere presentarsi un gruppo di spietati vichinghi. Dopo una breve ma intensa liasion con la principessa Bean, il loro capo Sven si impunta e decide di mettersi alla ricerca del filtro della giovinezza di cui tanto ha sentito parlare. La furia di Sven e del suo gruppo di mascalzoni porta alla strage degli invitati della festa, nascosti in malo modo da Bean nel caminetto.

Quando il re Zog ritorna dalla spa dove è stato rinchiuso, tuttavia, tutto (o quasi) è tornato come prima. Bean è infatti riuscita ad uccidere, con un astuto stratagemma, tutti gli invitati “non graditi” al suo party regale.

Strage alla festa del castello, è inutile negarlo, è fino a questo punto l’episodio più debole di Disincanto. Poche risate e molti sbadigli, speriamo che la serie migliori con i prossimi 6 episodi!

 

 

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