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Francesca Michielin – Due galassie: Audio e testo!

scritto da Laura Boni
francesca michielin 2640

Due galassie di Francesca Michielin è un brano che parla di crescita, o meglio, di una storia giovane in cui le due persone coinvolte non crescono di pari passo, si perdono, viaggiano su due piani diversi, non si sanno stupire.

È una canzone piena di dettagli quotidiani e d’immagini a me care e simboliche (lo specchio, di “riflessi di me”).  L’arrangiamento è minimal techno, tornano gli anni ’90 ed è anche presente il suono campionato della carta di una caramella.

Scopri qui tutti i testi del disco 2640!

Testo diDue Galassie di Francesca Michielin:
Ho quindici galassie dentro ad un cassetto
Piegate bene tra i calzini ed uno specchio
Tra tutti i sogni stropicciati e le follie
Delle valigie, nei ricordi e le bugie
Delle lacrime di latte di una tazza
Con dei perfetti sconosciuti di una piazza
Della voglia di partire per tornare
E il tuo profumo di crema solare

Ti ho visto dentro un film di cui non so più il nome
Ti ho perso dentro ad un oceano di ambizione
Ti ho letto in un libro della scuola elementare
Che adesso non saprei nemmeno più come imparare
Avrei voluto avere il coraggio per arrendermi
E disarmarmi per proteggerti

Scusami tanto, scusami tanto
Non le voglio le rose al mio compleanno
Non le voglio le pare mentali
Le giornate un po’ tutte uguali
Scusami scusami scusami tanto
Che mi parli e mi dici che non ti sento
Ho messo il tuo cuore sul registratore

Ho sedici galassie dentro ad il mio petto
Che fisso sul soffitto quando sono a letto
Che ho ritrovato in un biglietto di un concerto
E che ho smarrito proprio dentro l’aeroporto
A quello a cui non sei più venuto a prendermi
Dove ho pensato fosse meglio neanche crederci
Mi sono resa conto che non so cosa sia l’indaco
E che ho pensato che ti voglio bene
Senza neanche dirtelo
Senza neanche dirtelo

Scusami tanto, scusami tanto
Non le voglio le rose al mio compleanno
Non le voglio le pare mentali
Le giornate un po’ tutte uguali
Scusami scusami scusami tanto
Che mi parli e mi dici che non ti sento
Ho messo il tuo cuore sul registratore

Questo cuore ce la [posso?] da una parte sola
E il tuo che quando mi abbraccia è una cassa che suona
E il mio battito è irregolare, un bpm indefinito
Dall’altro ritmo e controtempo che non ho mai sentito
È in questo casino che nascono le stelle
Lentiggini come costellazioni sulla pelle

Scusami tanto, scusami tanto
Non le voglio le rose al mio compleanno
Non le voglio le pare mentali
Le giornate un po’ tutte uguali
Scusami scusami scusami tanto
Che mi parli e mi dici che non ti sento
Ho messo il tuo cuore sul registratore

Scusami tanto, scusami tanto
Non le voglio le rose al mio compleanno
Non le voglio le pare mentali
Le giornate un po’ tutte uguali
Scusami scusami scusami tanto
Che mi parli e mi dici che non ti sento
Ho messo il tuo cuore sul registratore