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Harry Styles, l’intervista di RTL 102.5: “sono finalmente libero di essere me stesso”

scritto da Alberto Muraro

In occasione dell’uscita del suo primo disco solista (qui la recensione di GingerGeneration.it!) Harry Styles è stato ospite di The Flight, la celebre trasmissione di RTL 102.5, per un’intervista esclusiva concessa a Luca Dondoni. In questa occasione, Harry ha raccontato al giornalista e speaker radiofonico

Perché la scelta di un disco di ballate acustiche dopo tutti i brani uptempo e ritmati degli One Direction?

È più facile dire certe cosa ad uno strumento, piuttosto che ad una persona .er me scrivere ed essere onesto è terapeutico. Volevo che il mio album fosse qualcosa che non avevo mai detto prima, volevo che fosse onesto al 100%. Quando ho iniziato non ero sicuro di come sarebbe stato ma ero certo che volevo renderlo una rappresentazione di me stesso. Ho sempre scritto tante canzoni ma non ho mai detto molto di me, forse è arrivato il momento di essere più vulnerabile. Ho mostrato parti di me che non avevo mai mostrato prima.

Qual è il tuo rapporto con le fan? Quali reazioni pensi avranno?

Se lavori nella musica è impossibile non amare le perosne che amano quello che fai. Credo non esista un complimento più bello dell’esistenza di persone che ti adorano. I miei fan sono meravigliosi e spero di cuore saranno felici di questo disco. Fra l’altro ho lavorato con un grande gruppo di persone mi hanno fatto sentire ancora più felice di fare questo mestiere (gli One Direction, NdR). Per quanto riguarda le reazioni al disco devo dire che ci sono almeno un paio di persone in particolare che spero apprezzeranno questo disco.

Cosa stai preparando per il live?

Ho lavorato con altri 3 musicisti della band, lavorare con loro è fantastico, quando eravamo in studio abbiamo cercato di immaginarci come sarebbero suonati i pezzi del disco una volta sul palco. Ci siamo immaginati un sound “grezzo”, è la bellezza della maturità di questo disco. Il tour sarà una figata, loro sono il miglior gruppo che avrei mai potuto sperare di avere, l’idea di suonare con loro dal vivo mi fa amare ancora di più il mio album.

 

Non hai avuto fretta di pubblicare questo disco, vero?

Non volevo avere fretta, non sapevo cosa sarebbe scaturito dal mio lavoro ma di certo non avevo alcuna intenzione di fare errori, non avrei mai voluto pentirmi di nessun pezzo del disco una volta terminate le registrazioni. Sai, negli ultimi tempi il tour e gli impegni promozionali la facevano da padrone, avevamo davvero poco tempo per lavorare sulle canzoni, mi piaceva l’idea di fare un disco senza le pressioni che avevo quando stavo con gli One Direction. Adesso invece sono finalmente libero di fare quello che voglio e quando voglio.

Qual è il tuo rapporto con l’Italia?

Casa mia adesso è Londra (anche se è curioso perchè prima degli One Direction non ci ero mai stato!) e qui mi sento a casa. Ma anche l’Italia è un paese meraviglioso, le mie fan italiane sono eccezionali: fra l’altro è qui che noi One Direction abbiamo registrato il DVD del nostro tour e dove ho conosciuto anche un paio di miei cari amici!

Cosa ci racconti della collaborazione con il producer Jeff Bashir?

Jeff Bashir è stato importantissimo, mi ha spinto a lavorare in un modo in cui nessuno aveva mai fatto prima. Jeff ha portato alla luce quello che sono davvero ed è sempre stato molto onesto, soprattutto quando riteneva che la mia musica non fosse abbastanza valida. Lui per me è stato una fonte di ispirazione grandissima, ho lavorato e scritto con lui per mesi ed è stata un’esperienza indimenticabile

 

Che cosa ne pensate di questa intervista ad Harry Styles?