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Elogio allo show di Paolo Bonolis Ciao Darwin!: Recensione e commento

scritto da Claudia Lisa Moeller

Ciao Darwin! va in onda il venerdì sera in prima serata su Canale 5 e non può lasciare indifferenti. O è un programma che si ama, o lo si odia. O si spegne alla prima inquadratura prolungata sui glutei di avvenenti signorine o ci si indugia sperando di vedere la sequenza successiva: una pletora di uomini esagitati ed emozionati in sala che sono la migliore conferma che la scala evolutiva umana non è compiuta. Chi è la bestia?

Ciao Darwin! è forse l’ultimo show originale italiano televisivo. Le puntate prevedono due squadre che si affrontano attraverso sfide intellettive, sportive e varie per dimostrare quale sia il tratto da salvare nell’evoluzione della specie umana. La sigla è di Renato Zero ed è una vera chicca per il testo e ci spiega tutto il senso ironico e grottesco di questa trasmissione.

Ciao Darwin! è l’ultimo show che non si è piegato a nulla. Alle polemiche post- femministe #MeToo, alla morigerata spending review di qualche anno fa, al lento declino della tv in favore dei social tutti gentili e tutti carini.

In un’epoca di realityshow e di talenti canori, danzerini, recitativi, culinari e gattari Ciao Darwin! ci vuole dimostrare quanto l’essere umano sia una delusione. Completa. Non sarebbe da ricercare il gene, l’espressione migliore di noi, ma sarebbe proprio meglio cancellare il progetto essere umano.

Non c’è nulla di eccezionale. Questo è l’ultimo show in cui i comuni mortali prendono parte allo spettacolo, ma solo per dimostrare quanto chi vive in genere aldilà dello schermo non sia degno di nota. La normalità è deludente, spesso riprovevole.

A condurre il duo Paolo Bonolis & Luca Laurenti. Il primo è l’intransigente spettatore e commentatore cinico delle incapacità umane. Il secondo è Luca Laurenti ed è il tranquillo e spesso disinteressato commentatore che è più preso dalle sorti di pini, dinosauri e altri oggetti o enti rispetto alla possibile estinzione della complessiva specie umana.
Ciao Darwin! è la riprova televisiva, antropologica e biologica che il mondo è bello perché avariato.

I luoghi comuni non sono mai stati più affollati e popolati. La macchina del tempo è la conferma che la scuola obbligatoria è stata una pessima mossa. Ciao Darwin! mette in dubbio tutti quei principi illuministi e razionali degli ultimi secoli.

Ciao Darwin! è l’ultimo baluardo di una TV non politicamente corretta. Senza essersi aggiornata rimane irruente, impertinente e anche demenziale. Una noncurante espressione della scarsa (per fortuna) sensibilità italica a molte polemiche e censure altrove presenti. Una sana resistenza grottesca e anche volgarotta.

La TV intrattiene e mostra anche con ironia e sarcasmo che il genere umano non è composto solo di immensi talenti pronti a essere scovati, ma anche di normalissimi nessun goffi e non particolarmente brillanti.

Voto a Ciao Darwin!? 10+++: sono di parte, lo so. Federico Fellini ha un corrispettivo televisivo che è Paolo Bonolis.

E tu cosa ne pensi di Ciao Darwin!?