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Asia Argento: il video dell’intervista e le dichiarazioni a #CartaBianca

scritto da Alberto Muraro

A pochi giorni di distanza dallo scoppio dello scandalo Harvey Weinstein, il potentissimo produttore di Hollywood accusato da decine di attrici di molestie sessuali, Asia Argento (la prima ad averlo denunciato) è stata ospite speciale di #CartaBianca, il talk di Bianca Berlinguer, per parlare della sua esperienza e del polverone mediatico che le sue dichiarazioni hanno scatenato.

Asia Argento, nel frattempo, è dovuta scappare in Germania, dopo essersi ritrovata al centro di aspre polemiche da parte di quelle stesse donne (fra le altre, la giornalista Selvaggia Lucarelli) che l’hanno accusata di aver sfruttato la presunta relazione con il magnate dell’industria cinematografica per fare carriera.

Qui sotto tutte le dichiarazioni dell’attrice a Bianca Berlinguer.

Perché sei a Berlino?

Per andarmene dall’Italia dove c’era un clima di tensione troppo pesante, avevo bisogno di respirare.

Chi è Harvey Weinstein?

Era il numero tre del cinema mondiale, ha imposto i suoi film agli Oscar per anni, ultimamente però era passato dal terzo posto al duecentesimo. La gente ne aveva abbastanza, di come trattava attori, registi e assistenti, non solo per la violenza che attuava sulle donne.

Tu sei stata la prima a denunciarlo, in molti si sono chiesti perché tu abbi aspettato vent’anni.

Dopo due anni io avevo denunciato la cosa con un film Scarlett Diva, diretto nel 1999, avevo raccontato la vicenda per filo e per segno, ma non sapevo ancora bene il suo modus operandi. In pratica lui portava delle ragazze nella sua stanza d’hotel tramite dei “facilitatori”. In un primo momento ti parlava come un amico, poi ti chiedeva un massaggio, io posso parlare della mia esperienza.  Quando è uscito dal bagno in accappatio e mi ha chiesto un massaggi ero pietrificata. Non avevo avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto perché vedi cosa mi è successo adesso che l’ho fatto?

Sei stata ricoperta di insulti, non solo sul web ma anche sui giornali. Sul New Yorker si sei definitva in parte responsabile, perché?

In quel momento, per il fatto di non essermi opposta a lui, averlo lasciato fare. Io però ho avuto il coraggio di denunciarlo allora non perché avessi paura di non lavorare più con lui, lui mi ha persino proposto tanti regali, ma li ho sempre rifiutati. La mia unica forza era rifiutare tutte le sue offerte. mi sono sentita male perchè mi vergonavo di quello che mi era successo. A mio padre glielo’ho detto solo ora, dopo tanti anni. Quest’uomo è stato uno dei più grandi predadori sessuali della storia.

Nel 1997 nessuno ti avrebbe creduto?

Perhcé nel 1996 era stata appena cambiata la legge sullo stupro, eravamo agli albori della comprensione di una tematica come la violenza sulle donne. Non potevo avere il coraggio al tempo di andare contro l’uomo più potente dell’epoca.

Hai parlato con altre sue vittime?

Sì, quando ho deciso di parlare è perché stata la mia coscienza a impormi di farlo. Quando il New Yorker mi ha detto che nessuna aveva il coraggio di parlare, mi sono fatta forza, è stato lì che ho finalmente avuto modo di parlare con altre attrici che hanno vissuto la stessa cosa.

Com’eri a 23 anni?

Io sognavo di avere l’Oscar, ero una ragazzina, oggi mi sembrano follie ma al tempo per me erano dei sogni concreti, dopo aver avuto un ruolo in un film della Miramax, si parla di quella che un tempo era delle più grandi case cinematografiche al mondo.

Alcuni giornali hanno parlato di una tua relazione con Weinstein proseguita per anni, è vero?

Nell’articolo di Ronald Farroll c’è scritto che io e Weinstein ci incontravamo spesso ai Festival,  lui sapeva di essere in torto e quindi cercava sempre farsi le foto insieme alle sue attrici, in modo tale da poter dire “vedi come sono contente di farsi le foto con me?”. Io quando lo incontravo ero sbigottita. In tante occasioni mi ha perseguitato, spesso mi piombava in camera di notte.

Le donne italiane ti hanno attaccato soprattutto sul web. Te lo saresti mai immaginata?

Si qua in Italia e infatti è quello che è successo. Che io sia da specchio a tutte le motruosità. Io sono fiera di aver parlato. Questo putiferio che si sta alzando è un momento molto importante per il nostro paese. Questo accade in tutti gli ambienti di lavoro, sono fiera di far parte di questa rivoluzione femminile.

Da noi c’è una tradizione più maschilista?

Non vorrei cadere sulla politica, ma tanti anni di Berlusconismo abbia portato all’umiliazione della donna. Se non faccio così, se non sono sensuale, allora sono pudica. Se non sono pudica sono una prostituta.

Sei stata vittima di molestie altre volte?

Sì, però in Italia c’è la prescrizione, non ho più potere contro certi abusi avvenuti così tanti anni fa.

Secondo te nel mondo dello spettacolo accade più spesso?

No è un problema trasversale, si tratta delle donne e del loro lavoro.

Com’è cambiata la tua interiorità?

Per tantissimi anni non mi sono fidata dagli uomini, non ho mai più accettato di subire sesso orale. Sono rimasta traumatizzata.

Hai mai pensato di lasciare l’Italia per sempre dopo quello che è successo?

Per ora in Italia non voglio tornare, magari in vacanza.

Hai pensato di lasciare il cinema?

Sì per tanti anni ci ho pensato. Da attrice ero trattata più come oggetto che come regista.

Qual è la cosa che ti ha ferito di più in questi giorni?

L’ho già dimenticata.

Che cosa ne pensate di questa intervista ad Asia Argento?

#cartabianca – Intervista in esclusiva a Asia Argento – 17/10/2017 – video – RaiPlay

Bianca Berlinguer intervista in esclusiva Asia Argento dopo lo scandalo che ha coinvolto il produttore cinematografico statunitense Harvey Weinstein