GingerGeneration.it

Anastasio: ascolta qui La fine del mondo, il suo inedito (testo e significato)

scritto da Alberto Muraro

Con la quinta puntata dei live di X Factor 12, i telespettatori di Sky Uno hanno finalmente avuto modo di ascoltare gli inediti dei 6 concorrenti ancora rimasti in gara. Come vi avevamo raccontato qui su GingerGeneration.it, i titoli di ogni singola canzone li abbiamo scoperti durante il Daytime dei giorni scorsi, condotto da Benji e Fede. Fra gli altri, abbiamo ascoltato La fine del mondo di Anastasio.

Alcuni degli inediti di X Factor 12 li avevamo in realtà già ascoltati e apprezzati in occasione dei primissimi casting. Si tratta nel caso specifico delle canzoni di Martina Attili, Cherofobia, e di La fine del mondo, del rapper Anastasio. La prima, in particolare, aveva colpito tutti per il suo profondo significato, legato alla paura di essere felici.

Per quanto riguarda le restanti canzoni, alcune di essere possono vantare produzioni e autori di tutto rispetto. Vale la pena in questo senso di sottolineare che il brano di Luna Melis, Los Angeles, è stato scritto da Jake la Furia ed è stato prodotto da Alessandro Laina. Il pezzo di Leo Gassman, Piume, è stato scritto dall’artista stesso. Discorso identico anche per il pezzo dei Bowland, che hanno pubblicato la loro Don’t stop me già lo scorso anno.

Qui sotto trovate audio e testo di La fine del mondo di Anastasio.

SIGNIFICATO: un urlo di disperazione verso le sorti dell’umanità, impegnata in una corsa sconsiderata verso l’autodistruzione.

 

Testo

aspetta
non sono pronto ancora
guardo ancora l’etichetta
non so andare in bicicletta
o fare i 100 all’ora

mai corso una maratona
superato ostacoli
non ho mai visto il Napoli di Maradona

e ho le licenze scadute da un pezzo
quella poetica da rinnovare
o levare di mezzo
abbatto la clessidra orizzantale per fermare il tempo
a patto che smettiate di soffiare per cambiare il vento
e il freddo che avanza
l’anima sintetica
l’estetica dell’ansia
e se oggi potessi cambiare il mondo
lo farei domani

non mi rompete il cazzo
con sta fretta di decidersi
lasciatemi non fatemi alzare dal letto
scendetemi di dosso con sta fretta di decidersi
voi
voi non fatemi alzare dal letto
non mi rompete il cazzo
con sta fretta di decidersi
lasciatemi non fatemi alzare dal letto
scendetemi di dosso con sta fretta di decidersi
voi
voi, voi non fatemi alzare dal letto

non mi alzerò mai da questo letto
sfatto e zozzo
che mi tira giù sul fondo
ed è profondo come pozzo
e mi ripeto alzati, almeno muoviti
ma ste lenzuola sono come sabbie mobili
non ho manco sonno ma se mi alzo torno ad affrontare il mondo
e sono tempi duri
il gioco lo conosco a fondo
sono debole
lui cambia regole a suo piacimento
e vince sempre lui
e vince sempre lui

ed acccidenti dovrei darci dentro ancora
in contromano a fari spenti
sfioro i 120 all’ora
ma il mondo mi ignora ancora non lo vedo più
non tira un filo di vento non sento manco l’aria in faccia mentre cado giù
ma io non voglio far finta di niente
se in giro vedo solo e unicamente facce spente ed io
io sogno un mondo che finisca degnamente che esploda
non che si spenga lentamente

io sogno i led
i riflettori e la CaPpella Sistina
sogno un impianto con bassi pazzeschi
sogno una folla che salta all’unisono
fino a spaccare i marmi
fino a crepare gli affreschi

sogno il giudizio uievrale sgretolarsi e cadere
in coriandoli sopra una una folla danzante di vandali
li vedo al rallenti
miliardi di vite
mentre guido il meteorite sto puntando li

io sogno i led
i riflettori e la cappella Sistina
e un impianto con bassi pazzeschi
sogno una folla che salta all’unisono
fino a spaccare i marmi
fino a crepare gli affreschi

sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere
in coriandoli sopra una una folla danzante di vandali
li vedo al rallenti
miliardi di vite
mentre guido il meteorite sto puntando li

sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere
in coriandoli sopra una una folla danzante di vandali
li vedo al rallenti
miliardi di vite
mentre guido il meteorite sto puntando li