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AHS 1984: recensione e trama dell’episodio 9×01. Chi è l’assassino?

scritto da Alberto Muraro

Ryan Murphy ha deciso, per la nona stagione del suo show American Horror Story, di fare un salto indietro nel passato. Di una trentina d’anni, per essere precisi. È in onda dallo scorso 18 settembre su FX AHS 1984, serie che segue da vicino le inquietanti vicende di un gruppo di ragazzi che decidono, loro malgrado, di godersi una vacanza tutti insieme in mezzo ai boschi.

La scappata, purtroppo, si rivelerà essere un bagno di sangue. AHS 1984 è infatti uno show televisivo liberamente ispirato agli slasher, un genere di film dell’orrore molto in voga negli anni ’80.

Al centro della sconvolgente vicenda c’è infatti un assassino mascherato che ucciderà, uno dopo l’altro, i giovani e spensierati villeggianti. Alcune anticipazioni sulla trama, in questo senso, sono giunti nelle scorse settimane tramite una serie di intriganti trailer.

Per quanto riguarda il cast, invece, la conferma è arrivata con il primo trailer ufficiale, di cui vi avevamo parlato qui.  Nella serie ritroviamo fra gli altri Billie Lourd (Montana Duke), Emma Roberts (Brooke) e Cody Fern (Xavier Plympton). Fra gli attori anche Matthew Morrison, il professor Will Schuester di Glee.

A questo proposito, vi invitiamo a non perdervi la nostra intervista esclusiva a Ryan Peters, uno degli attori che ha fatto la storia di American Horror Story e che non farà (purtroppo!) parte di AHS 1984!

 

 

La trama dell’episodio 9X01 di AHS 1984

ahs 1984 copertina

La puntata si apre con tre ragazzi intenti in un rapporto sessuale, all’interno di una baita isolata. All’improvviso, un assassino uccide tutti e tre, asportando un orecchio ad una delle due ragazze. La scena successiva è quella di una strage. Ci sono infatti almeno una decina di ragazze, senza vita, stese a terra.

Ci spostiamo a Los Angeles, dove il trainer Xavier sta tenendo una lezione di fitness. Fra i ragazzi della palestra troviamo il pompato Chet, il ragazzo di colore Ray, la timida Montana e la sfacciata Brooke. Dopo aver scambiato quattro chiacchiere, i ragazzi decidono di partire e prendersi qualche giorno di vacanza presso Camp Redwood. Brooke decide di partire perché proprio poche ore dopo viene attaccata da un ladro maniaco che sta terrorizzando la città.

Nel tragitto verso Camp Redwood, i giovani per poco non investono un autostoppista che si scoprirà essere stato attaccato dall’assassino che tormenterà i loro incubi. Una volta giunti sul posto, i protagonisti scoprono, grazie alla proprietaria del campo e l’infermiera del posto, l’esistenza di un serial killer che 14 anni prima aveva compiuto la strage di cui sopra. L’uomo (Benjamin Richter alias Mr Jiggles) era un ex soldato che aveva combattuto in Vietnam, divenuto pazzo.

In breve tempo, scopriamo che l’uomo è riuscito a fuggire dal manicomio in cui era stato rinchiuso. Adesso, il pazzo maniaco è pronto a tornare a Camp Redwood per compiere un’altra strage. Sulle sue tracce, tuttavia, si metterà una poliziotta determinata a fermarlo.

Durante la prima notte passata al campo, Brooke si troverà faccia a faccia con l’assassino, che ha nel frattempo ucciso l’autostoppista. Nessuno, purtroppo, crederà alla sua storia perché dopo lo spavento la giovane impaurita non sarà più in grado di trovare il cadavere. Per Brooke, fra l’altro, le brutte sorprese non sono certo finite qui.

 

La recensione

Un primo episodio davvero molto intrigante. Ryan Murphy ha per davvero sfruttato tutti i cliché del genere, dando vita ad un prodotto decisamente valido. AHS 1984 racchiude in sé molto di quello che ci saremmo potuti aspettare, compresa una colonna sonora ad hoc e una marea di riferimenti che emozioneranno i nostalgici.

Resta un’unica perplessità: considerato che già conosciamo l’identità del maniaco omicida, come riuscirà la serie ad appassionarci fino alla fine?