GingerGeneration.it

Un anno da nabbo: il fantastico mondo dei gamer

scritto da Federica Marcucci
un anno da nabbo

Ormai da qualche giorno è arrivato in tutte le librerie Un anno da nabbo, esordio nell’ambito della letteratura per ragazzi di Salvatore Vitellino. Edito da Giunti, il romanzo esplora le tematiche della cresciuta e della consapevolezza di sé utilizzando come background il mondo dei gamer.

LEGGI QUI LA RECENSIONE DI UN ANNO DA NABBO

I gamer: un fenomeno culturale

Il protagonista di Un anno da Nabbo è Tomà: un ragazzino appassionato di videogiochi, Fortnite in particolare, che tuttavia deve ancora fare i conti con la sua natura di nerd e gamer.

Un’identità, la sua, che molti giocatori di oggi conoscono bene e che affonda le sue radici qualche generazione fa, addirittura negli anni ’50 quando nacquero i primi prototipi di videogiochi. Anche se bisognerà aspettare gli anni ’70 perché la prima generazione di gamer veda la luce.

Ma è solo a partire dagli anni ’80, con l’arrivo delle sale giochi, che quella dei gamer diventa una vera e propria community con le sue regole, il suo stile e il suo modo di parlare. Un’eredità che attraverserà gli anni ’90, con l’arrivo delle primissime console portatili, per arrivare fino a noi.

Oggi tra computer e PlayStation, armati di cuffie all’avanguardia e con la loro immancabile sedia super comfort, i gamer sono una community più attiva che mai anche grazie ai social network sui quali condividono gameplay e consigli.  

Anche e soprattutto grazie a loro è stato possibile riconoscere i videogiochi non solo come puro intrattenimento, ma come opere d’arte alla stregua di film e serie tv capaci di generare un senso d’appartenenza. La stessa che ricerca Tomà in Un anno da nabbo.

LEGGI ANCHE: Un’Alice come un’altra: la storia autobiografica di una ragazza alla ricerca del suo io

La trama di Un anno da nabbo

Essere sensibili è la vera forza. Un romanzo di formazione che racconta il superamento di un lutto e il passaggio alle scuole medie con l’aiuto di figure importanti e grazie all’ispirazione donata da tanti racconti di vite straordinarie; una storia autentica che farà commuovere ed emozionare. Tomà è un bambino molto riflessivo che cerca di comprendere il mondo facendo tesoro di tutto quello che gli accade e delle storie che gli adulti gli raccontano per aiutarlo a superare il periodo difficile che sta attraversando. 

L’arrivo di una nuova compagna, Elena, socievole e decisa a fare amicizia con lui, cambierà le cose per Tomà: a contatto con Elena, e grazie agli amici del padre, morto in un incidente, ai racconti di nonna Pro e alle storie di eroica resilienza raccontate dalla mamma, guadagnerà una nuova sicurezza in se stesso e imparerà a imporsi quando necessario.

Lautore del libro

Salvatore Vitellino lavora nell’editoria da oltre vent’anni. Come autore si occupa principalmente di biografie di personaggi che hanno affrontato imprese particolari o scoperte scientifiche rivoluzionarie. Per Smemoranda si è occupato del tema del bullismo. Un anno da Nabbo è il suo esordio nella letteratura per ragazzi.