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Justin Bieber: “Non mi piace l’etichetta di idolo per teenager”

scritto da Alice Ziveri
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Difficile scollarsi di dosso i pregiudizi, se ti chiami Justin Bieber.
Ma il ragazzo ci sta provando con tutte le sue forze: passata l’adolescenza, vuole finalmente guadagnarsi il rispetto degli adulti, e non solo l’amore incondizionato delle ragazzine.
L’ha detto chiaro e tondo in una recente intervista con Ryan Seacrest su NBC: “Non voglio essere solo un altro idolo per teenager”, confessa Justin con una smorfia scocciata, “mi dà molto fastidio che questo sia ciò che pensa la gente. Voglio dimostrare che si sbagliano”.
“Pensi di essere sulla buona strada?” gli domanda a questo punto il presentatore.
“Sì, penso che Believe, il mio nuovo album, mostri di cosa sono veramente capace. Soprattutto ora che sono un adulto, ho 18 anni. Sentire persone più grandi che dicono ‘Wow, questo album è pazzesco, non sapevo che fosse Justin Bieber’, oppure ‘Non avevo mai ascoltato Justin Bieber, ma adesso la sua musica mi piace’, o ancoraAs Long As You Love Me? La canta Justin Bieber?!’ … ecco, mi piacciono queste reazioni perchè sento che finalmente la gente mi sta giudicando per la mia musica, e non per un movimento dei capelli”.

La strada è in salita per il giovanissimo cantante canadese, diventato famoso che aveva solo 15 anni, la voce ancora non matura e il viso da bambino. E un ciuffo biondo che è diventato un’istituzione. Tante persone hanno ancora in testa quell’immagine e quella vocina bianca che, se da una parte sono state la sua fortuna, dall’altra sono ora un tormento, un’idea sedimentata difficile da grattare via. Le due facce della medaglia.
Ma Justin non sembra assolutamente intenzionato a lasciarsi scoraggiare!

Guarda l’intervista

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