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Harry Styles in Dunkirk: perché quella di Nolan è stata una scelta geniale

scritto da Federica Marcucci
Dunkirk Harry Styles

Sono passati circa due anni dall’annuncio di Dunkirk e dalla conseguente dichiarazione che Harry Styles, ex One Direction nonché pop star nota a livello internazionale avrebbe fatto parte del cast. Ora che il film di Christopher Nolan è appena arrivato nei cinema italiani in tutta la sua spettacolare epicità, molti di coloro che avevano inizialmente arricciato il naso di fronte alla “bizzarra” scelta di casting del regista di Interstellar sono costretti a ricredersi. Se non del tutto almeno un po’.

Strutturato in unità di tempo e spazio claustrofobiche, così come la manciata di chilometri di spiaggia francese su cui sono costretti i soldati inglesi in quel lontano 1940, Dunkirk è un film corale in cui nessun vero protagonista spicca davvero all’interno della narrazione. Palese è infatti la volontà di Nolan di inserire tutti i personaggi in un macro-contesto talmente grande, talmente tragico, da riuscire ad abbozzare dei tipi umani.


Uno di questi è Alex, soldato inglese, che insieme ad altri commilitoni si ritrova senza umanità e pieno di vergogna per una guerra che nessuno di loro ha scelto. Giovane e inesperto, come molti altri insieme a lui, Alex esprime alla perfezione quella sensazione di essere umano fuori luogo che soltanto un attore non professionista come Harry poteva trasmettere appieno.

Una scelta lungimirante quella di Nolan, che insieme a Harry Styles, tratteggia un giovane uomo orgoglioso nei confronti della propria patria quanto spaventato dall’idea di dover morire al fronte. Una contraddizione che viene alla luce, e cerca una propria risoluzione, nella sequenza finale: momento in cui Alex e il suo compagno Tommy trovano un conforto umano nei sorrisi e nei semplici gesti dei propri compatrioti all’arrivo in stazione.

Dunkirk

Cosa cambierà per Harry Styles dopo Dunkirk? Tutto. Non si tratta certo del primo caso in cui una pop star cerca di sfondare nel mondo del cinema, sia con esiti molto positivi che negativi, tuttavia qualcosa ci fa pensare che non solo ci sarà una seconda volta per Harry, ma un’intera carriera nel mondo del cinema da affiancare a quella musicale.

Qualcosa nei suoi occhi, un fuoco misto a inesperienza, ci fa ripensare a un’altra giovane pop star idolo delle teenager che, nel lontano 1953 interpretò un ruolo marginale in un film di guerra, svoltò per sempre la propria carriera e vinse anche un Oscar. Il film si intitolava Da qui all’eternità e il nome del cantante era Frank Sinatra.

Coincidenza? Vedremo tra qualche tempo…

Che cosa ne pensate della performance di Harry Styles in Dunkirk?

Guarda il trailer di Dunkirk: