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Ernia presenta il nuovo disco 68: “mi sono ispirato alla black music del passato!”

scritto da Alberto Muraro

Ernia ha presentato alla stampa, lo scorso 6 settembre, il suo primo vero disco, intitolato 68, in uscita venerdì 7 settembre.  Perché, vi chiederete questo titolo, 68? Si tratta nello specifico dell’unico autobus che attraversa QT8, che collega la periferia al centro. Anche io sono passato dall’essere un emergente ad essere uno dei più considerati. Ernia si è chiesto se salendo su questo 68 potrò arrivare “in centro” o sarò costretto a tornare a casa con la coda fra le gambe.

 

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68 FUORI IL 7 SETTEMBRE 2018 in tutti i negozi di dischi, piattaforme streaming e digital stores. Link pre-order e pre-save in bio. Ho sognato questo annuncio per 12 anni da quando ho iniziato a dedicarmi a questa musica, praticamente metà della mia vita.

 

Quello che mi ha tolto fare questo lavoro, le delusioni e le sconfitte che ho ricevuto negli anni, non sono minimamente paragonabili alle soddisfazioni che ricevo da 2 anni a questa parte.

 

Nel 2012 ero considerato morto, un progetto fallito sul nascere, non meritevole in nessun aspetto; nel 2014 abbandonai l’idea di poter fare questo per vivere; nel 2016 tornai con l’intenzione di farlo per divertirmi, magari fare qualche esperienza figa, niente di più; nel 2018 sono uno dei giovani meglio considerati e l’anno appena passato, le 45 date di tour, il disco d’oro di una repack, le mani, le foto, i contratti, i viaggi e le facce gasate quando suono ne sono la dimostrazione.

 

Vorrei dire al me stesso del 2012 di non aver paura, ma se glielo dicessi non diventerebbe quello che è ora. 68

Un post condiviso da Ernia (@holyernia) in data:

GingerGeneration.it ha avuto l’occasione di incontrare il rapper a Milano, nel corso di una conferenza stampa dove l’artista ci ha raccontato i dettagli di questo suo primo, vero progetto discografico.

 

Il 68 è anche l’anno della rivoluzione. Tu che rivoluzione stai vivendo?

La rivoluzione della mia vita. Che possa essere in negativo o in positivo, questo disco sarà per me un punto di svolta. Il primo disco è un punto importante della mia carriera.

 

Ti ispiri in qualche modo a Kendrick Lamar?

Trasmettere qualcosa è cool, Kendrick Lamar è trasformato il conscious rap in qualcosa di concreto e molto bello. Facendolo è riuscito a vendere copie, dicendo tante cose, seppure non con suoni molto semplici. Sarebbe fantastico per me riuscire a trasmettere lo stesso anche in Italia con la mia musica.

Quindi il titolo 68 non ha un valore, diciamo, politico?

io non ho scelto il titolo 68 per il celebre movimento, di cui fra l’altro quest’anno festeggiamo il cinquantesimo anniversario. Si tratta di un riferimento, come dicevo sopra, al bus che prendevo sempre.

 

Che ispirazioni musicali hai?

Ho sempre cercato ispirazioni nella black music mainstrean, non so se vi ricordate i Mattafix con Big City Life, i Black Eyed Peas, 50 Cent.

E fra gli italiani? Chi sono i tuoi punti di riferimento?

Nella mia musica cerco di portare avanti il filone delle vecchie guardie, come Noyz Narcos, i Club Dogo, Luché. Gli artisti di oggi si stanno allontanando molto dall””old skool”.

Com’è stato lavorare con Tedua?

Era un featuring già chiamato. Ho iniziato a fare rap proprio con lui, quando avevo 12 anni. Lui viveva nella casa davanti alla mia, andavamo anche all’asilo insieme. Siamo amici da sempre. Per noi il momento massimo della nostra espressione era il freestyle. La nostra canzone (Bro) è di fatto solo un esercizio di stile.

Che atmosfere hai cercato nel disco? Che produzioni ci sono?

Tutte le tracce sono state fatte da Marz, tranne QQQ e Pazzo. In questi ultimi due casi, la base è stata fatta da Luke Giordano, che avevo conosciuto quando ho fatto il primo disco.

Il mood che abbiamo cercato era decisamente old skool e legato alla musica black in generale, per esempio in King QT ricorda alcuni synth anni ’90/primi anni 2000, oppure in Sigarette e Tosse ci sono dei campioni jass. L’ispirazione arriva appunto dai “classici” del passato.

Il disco è stato pensato per la dimensione live?

Ovvio, se non sei live non esisti, è nel mondo reale che tu esisti. Se hai un milione di views e non hai persone al concerto è come se non esistessi.

Che cosa vi aspettate da 68, il nuovo album di Ernia? Qui sotto trovate la tracklist del disco!

Tracklist

King QT

68

Simba

Domani

No pussy

Tosse (La fine)

Bro feat. Tedua

Paranoia Mia

Sigarette (L’inizio)

QQQ

Un pazzo

La Paura