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Conor Maynard: “Non voglio seguire Justin Bieber”

scritto da Alice Ziveri
Conor Maynard_foto di Brooke Nipar_edp4933-017-CF

L’hanno fin da subito etichettato come il Justin Bieber inglese, ed in effetti le somiglianze non mancano: Conor Maynard ha iniziato su YouTube, è un teenager, è belloccio e fa un genere che si rifà al area più “soft” dell’hip-hop americano.
Ma a lui non piacciono le classificazioni, neè i paragoni. In una recente intervista al Daily Telegraph, infatti, Conor Maynard, parlando del momento in cui il suo passatempo di è trasformato in un contratto discografico con EMI, ha dichiarato: “Ho dovuto scoprire che tipo di artsita fossi, perchè non ero mai stato in uno studio, non avevo mai scritto una canzone. Molte persone si erano fissate che fossi il prossimo Justin Bieber. Ma non volevo seguire le orme di nessuno Avevo questo motto: “E’ meglio cadere con originalità che avere successo con l’imitazione”. Volevo mettere il timbro di autenticità su tutto, perchè p così che sono diventato famoso su YouTube. Ho preso delle cover, le ho cambiate e le ho trasformate a modo mio, e la persone sono diventate fan di me, piuttosto che delle canzoni”.
Idee molto chiare, nella testa biondo/rossiccia del ragazzino di Brighton.
Volente o nolente, almeno una cosa in comune con il caro Justin Bieber, tuttavia, Conor Maynard non puà smentirla: le fan pazze. Sempre nel corso della stessa intervista, infatti, il cantante di Can’t Say No ha riportato qualche aneddoto e ha raccontanto come la sua vita sia cambiata da quando la fama ha iniziato a farne parte.
“E’ tutto cambiato. Durante la solita camminata fino a dietro l’angolo per andare a prendere il latte, può succedere che venga seguito, che qualcuno mi urli dietro, che mi si cantino canzoni e che qualcuno mi scatti delle foto. Ho dovuto trasferirmi perchè le fan avevano scoperto dove abitavo. Poi stamattina ho trovato un biglietto attaccato alla porta che diceva ‘Abito di fronte a te, possiamo fare una foto uno di questi giorni?’. Qundi probabilmente dovrò trasferirmi ancora. E’ davvero strano”.
Un’esperienza memorabile è stata quella di poco tempo fa, all’aeroporto di Dublino. Ovviamente le fan erano lì ad accoglierlo, ma la situazione è decisamente sfuggita di mano: “Basta che una sola persona sorpassi la linea, e lo fanno tutte”, racconta, con gli occhi strabuzzati ma sorridendo, “L’aeroporto di Dublino è stato assurdo. Ho dovuto chiedere la scorta della polizia. Una fan mi ha afferrato e poi hanno tutte iniziato a inseguirmi e cercare di farsi fare foto e autografi, e non mi lasciavano andare”.