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Cosa ti può purtroppo succedere alla cassa. Anche se sei Adele.

scritto da Claudia Lisa Moeller

Due cose non vi devono succedere alla cassa. Una è quella di essere mollati da vostra madre da soli. L’altra è quanto successo ad Adele.

Quando siete bambini, c’è una cosa che vi causa il panico. Essere lasciati da vostra madre, quella incosciente, in coda alla cassa. Lei sparisce vaneggiando che ha dimenticato qualcosa di imprecisato e vi molla lì alla cassa. Soli. Sperduti nel mondo. Guardate con ansia i prodotti degli altri clienti avanzare sul rullo. Sperate che le dita della cassiera si becchino un’artrite fulminante così che ci metta di più. Notate che proprio questa volta la vecchietta davanti a voi non è né gobba, né lenta ma è un qualche signore frettoloso che sta giusto comprando qualcosa per la cena da buttare in microonde. Voltate la vostra testa indietro e cercate la testa di vostra madre. “Ma dove diavolo è? Ma non doveva fare un salto e tornare?”

Con spavento ed angoscia notate che è il momento del conto del cliente prima di voi. Oddio! Dietro di voi c’è già una fila kilometrica: tutto il super si è riversato sulla vostra cassa. Non potete fare passare nessuno. No. È finita. Ora lui paga e se ne va. E voi? La cassiera vi guarda. Vostra madre non c’è. Sudate freddo. Balbettate: “Mamma sta arrivando!” volete rassicurare più voi che la cassiera.

Bene questa è la prima ansia che in genere avrete provato al super. Chiunque è stato almeno mollato una volta da bambino alla cassa. Il primo trauma infantile è questo.

Un altro trauma che vivrete è quando avrete i soldi sul vostro conto e dovrete pagare. Il momento fatidico della cassa, della carta miniera infinita apparente di denari vi potrebbe tradire. O peggio per qualche misterioso motivo non verrà letta e voi vedrete tutti i vostri prodotti sequestrati sotto i vostri occhi.

Non solo. Gli altri clienti, in fila dietro di voi, vi scruteranno per capire se siete un povero barbone. Barbone che fa perdere il tempo alla gente che ha da fare e che lavora, perciò ha i soldi. Vi guarderanno con disprezzo e sarà già tanto che non sghignazzeranno alla vostra mesta confessione che non avete con voi dietro contante. Quindi no, la spesa la lascio qui.

Vi potrà andare peggio se vi beccate pure la commessa stanca che scoppiando una gomma da masticare vi guarda come il peggior insetto della storia.

E voi accampate scuse. “La carta… Non so…” e sapete che loro non vi crederanno mai. Mentre uscite, pensate che lì dentro non farete mai più la spesa. Anzi meditate di cambiare città, forse stato. Magari galassia. Basterà?

Il secondo caso è appunto successo ad Adele. Pensate cosa abbia provato Adele che si è vista rifiutata la sua carta di credito. Oltre 3 milioni di copie vendute del suo ultimo album 25 eppure non ha potuto comprare quello che voleva. Non stava facendo la spesa, ma shopping. Poco però cambia. Ha dovuto lasciare lì i vestiti che voleva comprare e veloce come il lampo si è dileguata. “Meno male che nessuno mi ha riconosciuto!” ha anche aggiunto Adele.

Infatti Adele stessa ha raccontato alla stampa la sua disavventura alla cassa. Immaginiamo che Adele abbia così commentato la faccenda:

E a te alla cassa è mai successo qualcosa di analogo?